Roberto Saviano nella bufera sui social dopo la pubblicazione di una foto di un bambino ucraino mutilato, nella cui didascalia era presente un riferimento alla guerra attuale. Ma lo scatto, al contrario, è risultato essere fuori contesto e, in particolare, si riferiva al 2015 e al conflitto nel Donbass scoppiato nel 2014.
“Non cercare alibi alla guerra di #Putin è il dovere di chi traccia memoria di questo conflitto – si legge – che si accanisce sui corpi dei civili. Rispettare questo dolore significa non farsi cassa di risonanza della propaganda di Mosca”.
Non cercare alibi alla guerra di #Putin è il dovere di chi traccia memoria di questo conflitto che si accanisce sui corpi dei civili. Rispettare questo dolore significa non farsi cassa di risonanza della propaganda di Mosca. pic.twitter.com/0Tm2983sv5
— Roberto Saviano (@robertosaviano) April 15, 2022
In un articolo su Open è stata resa nota la vicenda. Il bambino ritratto in foto è Mykola Nyzhnykovskyi, un ragazzino rimasto mutilato dopo aver raccolto una granata inesplosa in un campo vicino casa a Mariupol.
Quel campo, si legge nella ricostruzione, durante il conflitto del 2014 era stato trasformato in una zona di addestramento forse, ma non è dato per certo, dell'esercito ucraino. È bene ricordare infatti che Mariupol già nel 2014, all'indomani dello scoppio della guerra tra Kiev e i combattenti separatisti, si è trovata coinvolta negli scontri.
Per mesi le forze ucraine e quelle di Donetsk si sono contese il territorio, prima del definitivo ritiro dei separatisti nell'estate del 2014. Da allora, e fino alla guerra scoppiata nel febbraio 2022, Mariupol è stata saldamente in mano ucraina. Ma gli strascichi di quei primi scontri hanno cambiato per sempre la vita del piccolo Mykola.
Sua e della sua famiglia, visto che il fratellino di appena 4 anni in quell'esplosione avvenuta nel 2015 è rimasto ucciso. Ricoverato a Kiev, il giovane Mykola ha perso entrambe le gambe e il braccio destro.
Poco dopo si è deciso un trasferimento a Montreal. C'era infatti in Ucraina una missione di medici canadesi arrivati anche per operare i soldati ucraini feriti nel Donbass. Viste le condizioni del piccolo Mykola, l'equipe ha deciso di intervenire direttamente in Canada.
Ed è qui che, nel dicembre 2015, è stata scattata la foto poi pubblicata oggi da Saviano. Lo scatto è di Marta Iwanek ed è stato effettuato presso l’ospedale pediatrico Shriners Hospitals for Children di Montreal.
Da allora la foto è diventata simbolo della guerra in Ucraina, ma quella del 2014. Oggi Saviano l'ha usata, come sottolineato su Open e come rimarcato da molti commenti sui social, fuori dal suo contesto. Lo scrittore campano ha pubblicato una foto con la quale ha accusato i russi della guerra, senza però sapere e considerare che lo scatto nulla aveva a che fare con le azioni di Mosca in Ucraina.
Il post su Twitter non è stato rimosso e questo ha
attirato su Saviano ancora più critiche. Anche perché i timori di scatti fuori contesto e notizie riprese da ambiti diversi sono molto diffusi in questi giorni di guerra e, soprattutto, di propaganda di ambo le parti in causa.
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