"Dal voto sulla Brexit non si torna indietro". Riparte in Gran Bretagna la campagna elettorale in vista del referendum del 23 giugno e il premier David Cameron ha lanciato un appassionato appello a favore della permanenza nell'Unione europea.
"In caso di vittoria della Brexit, l'economia sarebbe appesa a un filo con il commercio e gli investimenti in sofferenza", ha spiegato il premier britannico, "Una probabile recessione che lascerebbe il Regno Unito ancora più povero. Se non siete sicuri, non correte il rischio. Se dovessimo uscire dall'Ue, e questo si rivelerebbe subito un grosso errore, non ci sarebbero un modo di tornare indietro, di cambiare le nostre menti e avere un altro voto. Questo è tutto".
La campagna elettorale era stata sospesa giovedì scorso, dopo l'omicidio della deputata laburista Jo Cox. A cinque giorni dal voto, i due schieramenti sono tornati ad occupare la scena mediatica con interviste e articoli su quotidiani e televisioni. Al centro, l'economia e l'immigrazione.
Michael Gove, segretario di Stato, portavoce di alto livello per la campagna del "leave", (uscita dall'Ue) ha minimizzato il ruolo del referendum nel futuro dell'economia: "Non posso prevedere il futuro, ma non credo che l'atto di lasciare l'Unione europea peggiorerebbe la nostra posizione economica, penso che invece potrebbe migliorarla", ha dichiarato al Times.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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