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Caso Epstein, è giallo sul killer del figlio del giudice Salas

Trapelano nuove informazioni sulla vita dell'avvocato Roy Den Hollander, presunto killer del figlio del giudice Ester Salas. Secondo i media Usa era misogino e "anti-femminista" ma sul vero movente rimane il mistero

Caso Epstein, è giallo sul killer del figlio del giudice Salas

S'infittisce il giallo sulla figura di Roy Den Hollander, l'avvocato-killer del figlio del giudice federale degli Stati Uniti Ester Salas che stava seguendo un caso legato al finanziere Jeffrey Epstein. Nell'agguato che ha scosso l'America è rimasto ucciso il figlio 20enne Daniel e gravemente ferito il marito della Salas, l’avvocato Mark Anderl. Il tutto è accaduto domenica pomeriggio davanti alla porta dell'abitazione del giudice federale, a North Brunswick, nel New Jersey. Come riportato da Abc News il corpo senza vita del presunto killer, che l'Fbi ha identificato in Roy Den Hollander, 72 anni, avvocato di Manhattan, è stato ritrovato in un'auto da un impiegato municipale nella città di Rockland, New York. Hollander è morto per un apparente suicidio da arma da fuoco.

I media americani descrivono Roy Den Hollander come un misogino "anti-femminista" e razzista. Il presunto killer descrisse Ester Salas, secondo quanto riportato da Usa Today, come una "una pigra e incompetente giudice latina". Gli investigatori stanno anche valutando se Den Hollander sia il responsabile della morte dell'avvocato Marc Angelucci, vicepresidente e membro del consiglio di amministrazione della National Coalition for Men e fondatore della National Coalition for Men di Los Angeles, ucciso lo scorso 11 luglio davanti a casa sua. Anche in quel caso l'assassino si era vestito da autista FedEx. Secondo il New York Times, l'avvocato "per i diritti degli uomini" potrebbe aver preso di mira i suoi nemici stilando una lista di nomi dopo che gli è stato diagnosticato un cancro. L'Fbi ha ritrovato una foto del giudice capo di New York Janet DiFiore nell'auto di Hollander dopo la sua morte. Nel 2008, disse al New York Times che la sua rabbia nei confronti delle femministe derivava dal suo amaro divorzio da una donna che aveva sposato in Russia. Ha inoltre definito le donne "i veri oppressori" in un'apparizione a Fox News del 2008 e ha scritto online le sue rimostranze contro le donne giudici.

Questi i fatti. Il movente, tuttavia, appare ancora piuttosto debole, nonostante quello di Roy Den Hollander rappresenti l'identikit perfetto del killer "misogino". Hollander, infatti, nonostante le sue idee parecchio discutibili, non ha precedenti penali. Il fatto a dir poco curioso è che soltanto una settimana fa Salas sia stata nominata a presiedere alla causa intentata dagli investitori di Deutsche Bank. Come riportato da La Repubblica, infatti, i querelanti affermano che la società abbia rilasciato dichiarazioni false e fuorvianti per favorire senza monitorarlo il finanziere Jeffrey Epstein, arrestato per abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni. Il 6 luglio i regolatori finanziari dello Stato di New York hanno sanzionato la Deutsche Bank a pagare 150 milioni di dollari per i "significativi fallimenti della conformità fiscale" della banca nei suoi rapporti con il finanziere Epstein, morto lo scorso agosto mentre era in prigione in attesa di processo per accuse di traffico sessuale.

E se, per ipotesi, ci fosse davvero qualcuno che ha volutamente aizzato l'avvocato Roy Den Hollander contro il giudice Salas, consapevole che rappresentasse la "marionetta" perfetta in modo da sviare le indagini? Curioso poi il ritrovamento della fotografia del giudice capo di New York Janet DiFiore nell'auto del killer.

Chi lo dice che quella foto non ce l'abbia messa qualcuno per rendere più credibile il movente "misogino"? Dubbi e ipotesi che circordano una vicenda ricca di inquietanti misteri.

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