Cina, ora il virus fa paura: Wuhan messa in quarantena

A partire dalle 10 di domani mattina e fino a data da destinarsi saranno sospesi tutti i trasporti pubblici da e per Wuhan. Le autorità invitano i cittadini a non lasciare la città

Cina, ora il virus fa paura: Wuhan messa in quarantena

L’amministrazione di Wuhan ha sospeso tutti i trasporti pubblici e invitato i cittadini a non lasciare la città. È questa l’ultima, drastica, misura presa dalla Cina per combattere la diffusione del coronavirus all’origine dell’epidemia di polmonite diffusasi il mese scorso.

Stando a quanto riferito dal quartier generale per il contrasto all’epidemia, il cui capo è il sindaco della città, Zhou Xianwang, a partire dalle 10 di domani mattina, quando saranno le tre di notte in Italia, saranno sospese le corse degli autobus, anche quelle di lunga percorrenza, della metropolitana e dei traghetti. Saranno inoltre chiusi fino a data da destinarsi anche l’aeroporto e la stazione ferroviaria.

Nelle scorse ore le autorità cinesi avevano avvertito di non recarsi a Wuhan e di non uscirne. Cancellati, inoltre, gli eventi all’aperto indetti nella megalopoli in occasione del Capodanno cinese, che ricorre il prossimo 25 gennaio.

Wuhan in quarantena

Il signor Zhou ha dichiarato all’emittente televisiva statale China Central Television che “se non è necessario, suggeriamo a tutti di non venire a Wuhan".

La strategia di Pechino è chiara: ridurre il flusso di persone così da diminuire le possibilità di contagio e contenere in un’area limitata il focolaio della malattia.

L’ultimo bollettino diffuso parla di 543 casi di infezione da coronavirus e contro il quale non vi è ancora alcun vaccino; 17, fino a questo momento, i decessi accertati.

Il Codacons chiede misure di prevenzione più severe per l’Itali

Nel frattempo l’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha ancora deciso se dichiarare l'emergenza globale per il virus che si sta lentamente diffondendo anche in Asia e nel resto del mondo, con casi registrati, tra gli altri luoghi, in Corea del Sud, Taiwan, Filippine, Hong Kong e perfino Stati Uniti.

Anche in Italia sono state prese le adeguate contromisure per far fronte a eventuali casi di coronavirus, tra cui l’istallazione di appositi scanner all’aeroporto di Fiumicino.

Ciò nonostante, il Codacons chiede al ministero della Salute di adottare ulteriori provvedimenti per evitare il possibile ingresso dell’epidemia in Italia: “È indispensabile mettere in quarantena almeno per 48 ore tutti i passeggeri provenienti d Wuhan, e compiere sugli stessi i dovuti accertamenti sanitari prima di consentire il loro ingresso sul territorio italiano.

Una misura sicuramente grave ed estrema, ma che si rende necessaria se si vuole tutelare la pubblica incolumità ed evitare il diffondersi del virus nel nostro paese, che potrebbe avere conseguenze pesanti sulla salute dei cittadini".

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