In Spagna, terzo Paese al mondo per numero di contagi da coronavirus, sta provocando sempre più inquietudine il tasso di mortalità da Covid-19 riscontrato nel comune catalano di Igualada. In tale località, con una popolazione di circa 40mila abitanti e situata a meno di un’ora d’auto da Barcellona, il tasso in questione, a detta della Croce Rossa locale, sarebbe il più alto al mondo. Neanche a Madrid e in Lombardia sarebbero stati finora accertati numeri tanto drammatici.
A Igualada, spiega Libero, il tasso di mortalità sarebbe pari a 63 vittime ogni centomila abitanti, mentre nella capitale iberica sarebbe uguale a 23 e in Lombardia si fermerebbe invece a 41 decessi ogni centomila persone.
Di conseguenza, la statistica in questione contribuisce ad assegnare alla cittadina della provincia di Barcellona un triste primato mondiale.
Attualmente, evidenzia il quotidiano milanese, nel comune catalano sono stati individuati 560 residenti infetti, di cui molti, 152 per la precisione, sono membri del personale sanitario. I morti per coronavirus nella località della provincia di Barcellona, inoltre, sono ad oggi 62.
Per fronteggiare il dilagare dell’epidemia, il sindaco di tale comune, Marc Castells Berzosa, ha sollecitato, rimarca la testata, l’attuazione di interventi sanitari che coinvolgano non solo la popolazione di Igualada, ma anche quella delle cittadine limitrofe, per un totale di 70mila abitanti.
Nel dettaglio, il principale provvedimento di cui il sindaco richiede l’adozione da parte delle autorità preposte alla tutela della salute pubblica è la messa a punto di una mappa precisa dei contagi nella zona.
Nonostante gli appelli di Castells affinché vengano avviati tamponi a tappeto, l’intervento degli ufficiali sanitari nel focolaio catalano procede a rilento, rendendo sempre più concreto il rischio che l’epidemia esploda senza più alcun freno a Igualada e nei centri vicini.
L’esecutivo regionale catalano, denuncia Libero, ha inviato nella cittadina divenuta da poco tristemente famosa un numero molto basso di kit diagnostici, con cui potranno essere effettuati “pochissimi test, riservati al personale impegnato nelle emergenze”.
Se le autorità non si impegneranno a sottoporre a tamponi tutti i 70mila abitanti dell’area in cui si trovano
Igualada e quattro cittadine limitrofe, il rischio è che, a detta del sindaco citato dal giornale milanese, la località della provincia di Barcellona si trasformi presto nella “Bergamo di Spagna”.
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