Un comune dell'Anatolia (Turchia), Golbasi, sta suscitando non poche polemiche. Ha deciso di celebrare, venerdi prossimo, il sessantunesimo "santo anniversario" della nascita di Erdogan. Di solito l'accostamento tra un genetliaco e la parola "santo" viene fatto per Maometto. Ma Recep Tayyip Erdogan (per ora) è solo presidente della Turchia. Già da tempo l’opposizione denuncia il crescente "culto della personalità", oltre alla "svolta autoritaria" e islamica imposta al paese.
Come rileva Zaman online le celebrazioni previste dal comune di Golbasi sono in linea con il programma dei festeggiamenti in onore del Profeta: dibattito teologico, danza mistica dei dervisci rotanti, canti religiosi.
Sul web divampano le proteste, ma c'è spazio anche per l’ironia. Che a volte graffia di più. A Erdogan, tra l'altro, sono già stati dedicati un’università e uno stadio.
Presto potrebbero portare il suo nome anche l’enorme moschea di cui il presidente ha ordinato la costruzione su una collina di Istanbul, e il futuro terzo aeroporto di Istanbul, che secondo un ministro turco sarà "il più grande del mondo".
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