La Corea del Nord ha lanciato sei vettori a corto raggio al largo della costa orientale. E’ quanto hanno rilevato dal Pentagono e dal Ministero della Difesa della Corea del Sud. Non è ancora chiaro quale sistema d’arma sia stato utilizzato (missili o razzi da 300 millimetri). La Corea del Nord effettua di frequente dei test in mare: prove di fuoco che aumentano a ridosso delle decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Secondo quanto dichiarato dal portavoce del Ministero della Difesa della Corea del Sud, Luna Sang-gyun, i lanci sarebbero avvenuti nei pressi della città di Wonsan, sede di un’importante base navale del Nord. I vettori sarebbero piombati nel Mar del Giappone dopo aver coperto una distanza stimata di 100/150 km. Secondo Seul,”i lanci di potrebbero essere il preludio ad altre azioni provocatorie della Corea del Nord, motivo per cui l’esercito del Sud è stato allertato per il peggio”.
Pyongyang ha chiaramente lanciato in risposta alle nuove sanzioni approvate poche ore prima, all’unanimità, dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La Corea del Nord, con questa ennesima prova di “forza”, avrebbe dimostrato alla Comunità internazionale la sua insoddisfazione per il nuovo pacchetto di sanzioni. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato ieri ed all'unanimità la risoluzione 2270 per delle nuove restrizioni contro la Corea del Nord in rappresaglia ai test nucleari e balistici condotti da Pyongyang. La risoluzione, concordata da Russia, Stati Uniti e Cina, impone gravi restrizioni, come il divieto totale di importare carbone, minerali di ferro, titanio, vanadio ed altri metalli preziosi dalla Corea del Nord ed un embargo sulla fornitura di carburante per aerei. La nuova risoluzione del Consiglio di sicurezza prevede sanzioni contro il settore bancario della Corea del Nord ed eleva restrizioni ad personam contro un certo numero di soggetti legati ai programmi nucleari e missilistici di Pyongyang. La risoluzione 2270, infine, impone ispezioni obbligatorie a tutte le merci che lasciano o entrano in Corea del Nord. Vietata anche la vendita di armi di piccolo calibro e prevista l’espulsione dei diplomatici del Nord impegnati in "attività illecite". Poco prima che si riunisse il Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite, l’Assemblea Nazionale della Corea del Sud ha approvato la legge sui diritti umani, che sarà ratificata oggi dal Consiglio dei Ministri prima di essere firmata dal presidente Park Geun-hye. Il Ministero dell'Unificazione della Corea del Sud avrà il compito di raccogliere, archiviare e pubblicare informazioni sui diritti umani violati in Corea del Nord. L’obbiettivo – secondo quanto previsto dal disegno di legge – è quello di raccogliere prove da inviare al Ministero della Giustizia per punire, una volta unificate le due Coree, tutti i trasgressori.
Secondo la Corea del Nord si tratta di “un miserabile complotto ordito dagli americani per rovesciare il governo che per difendere la sua integrità non esiterà a ricorrere alle armi nucleari”.
Nel 2014, in un rapporto a cura della commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite sulla Corea del Nord, sono stati raccolti migliaia di abusi contro la popolazione e
confermati svariati campi di prigionia, alcuni dei quali con oltre 120 mila persone. La Commissione ha chiesto a Pyongyang di presentarsi di fronte alla Corte penale internazionale con l’accusa di crimini contro l’umanità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.