Coronavirus

Il caso Belgio, primo al mondo in rapporto tra morti e contagi

Preoccupante la situazione del Belgio, dove si contano 4.857 vittime. Il 49% dei decessi si è verificato nelle case di riposo per anziani

Il caso Belgio, primo al mondo in rapporto tra morti e contagi

In Belgio si registra il più alto numero nel rapporto tra morti e contagi di tutto il mondo. L'ultimo bollettino sull'epidemia di Covid-19 ha mostrato dati allarmanti: 417 vittime, di cui 127 in ospedale e 289 nelle case di riposo. In termini di nuovi casi, il Paese ha registrato 1.236 positivi, che portano il totale a 34.809.

Il numero di morti legati all'epidemia è schizzato a 4.857 unità. Scendendo nel dettaglio scopriamo come il 49% dei decessi si sia verificati negli ospedali e un altro 49% nelle case di riposo. Negli istituti sanitari ci sono 5.309 ricoverati (-26 nelle ultime 24 ore), di cui 1.182 in terapia intensiva (-22). C'è una tendenza verso una diminuzione ma la situazione resta preoccupante.

Per giorni, mentre l'Italia era blindata, in Belgio la vita quotidiana si è svolta come se la pandemia fosse un problema lontano. Dopo che il virus ha colpito una casa di riposo di Bruxelles, il governo ha reagito ma lo ha fatto troppo tardi. Il 14 marzo sono scattate le misure restrittive che dureranno fino al prossimo 3 maggio.

I motivi del disastro

Ma che cosa è successo all'ombra di Bruxelles? Tanti sono i fattori che hanno portato il Belgio a ottenere il primato negativo. Innanzitutto le autorità hanno agito in ritardo, seguendo il vizio di tanti altri governi mondiali. In seconda battuta la gestione della crisi all'interno delle case di riposo per anziani è stata pessima. È proprio qui, sottolinea Repubblica, che troviamo il tasso di letalità più alto del pianeta tra le persone contagiate. Ma c'è un altro record da considerare, ossia che il Paese conta il secondo numero di morti per milione di abitanti di tutta Europa.

In mezzo a uno scenario del genere, adesso i politici stanno reagendo. Eppure, una settimana fa, molti di loro negavano la situazione. Il governo di Sophie Wilmés è finito nell'occhio del ciclone, e con lei, al centro delle critiche, troviamo il ministro della Salute Maggie De Block. La fiamminga, lo scorso 3 marzo, aveva paragonato il Covid-19 a una ''banale influenza''.

Stando a quanto riportato dal Johns Hopkins Coronavirus Resource Center, il governo belga deve fare i conti con il tasso di letalità più alto al mondo per numero di contagiati. La percentuale oscilla intorno al 13,4%. Basti pensare che in Italia è del 13%, nel Regno Unito del 12,8%. In Germania addirittura del 2,5%; negli Stati Uniti siamo al 4,3% e in Cina al 4%. In Belgio ci sono inoltre 383 decessi per milione di abitanti, considerando che nel Paese si contano 11,5 milioni di persone; si tratta del secondo dato più alto d'Europa dietro alla Spagna.

È difficile giustificare numeri del genere. Le autorità spiegano che i numeri derivano dal metodo di conteggio usato. Ossia: vengono inseriti tra i morti di nuovo coronavirus anche i pazienti che non hanno fatto il test ma che hanno presentato sintomi prima di morire. Gli esperti avanzano tuttavia un'altra spiegazione.

Uno dei motivi risiederebbe nell'elevata densità della popolazione e nel fatto che Bruxelles sia una città internazionale, nonché sede delle istituzioni europee.

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