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Coronavirus, direttore Oms pensa all'Africa: "Prepararsi al peggio"

Durante una sua conferenza da Ginevra, il direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus rivolge un pensiero al proprio continente d'origine, dove il morbo ha cominciato a diffondersi: "L'Africa deve svegliarsi. Dobbiamo pensare al peggio"

Coronavirus, direttore Oms pensa all'Africa: "Prepararsi al peggio"

Il Coronavirus è purtroppo ormai arrivato anche in Africa, dove ha cominciato a diffondersi lentamente ma in modo inesorabile. Ancora esiguo il numero dei contagi, se paragonato alle cifre raggiunte nel resto del mondo, ma secondo gli esperti la situazione potrebbe andare fuori controllo da un momento all'altro.

Sino ad ora, stando ai dati ufficiali, i malati di Coronavirus in Africa sono per lo più persone arrivate da altri paesi, o indigeni tornati a casa dopo un periodo all'estero. Non ci sarebbero, dunque, contagi interni. Se il morbo dovesse esplodere, però, le strutture sanitarie africane difficilmente sarebbero in grado di gestire l'emergenza. A lanciare l'allarme rivolto ai cittadini del proprio Paese d'origine è il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus, nato ad Asmara (Eritrea). Parlando ai governi del continente africano, Tedros chiede di tenere alta la guardia e di preparsi al peggio.

Per adesso in Africa si sono registrati 850 contagi e 20 morti, con il maggior numero di casi in Egitto (210, di cui 7 morti), Sudafrica (205) e Nigeria (120), ma le cifre potrebbero presto salire. Pochi i tamponi sino ad ora effettuati, e disomogenei i provvedimenti presi dai vari paesi per tentare di arginare la diffusione del morbo. Intanto si stanno mano a mano verificando episodi di paura ed isteria, talvolta anche violenti.

È soltanto di qualche giorno fa la notizia di un uomo pestato a sangue ed ucciso da un un gruppo di giovani in un villaggio di pescatori in Kenya. I ragazzi, che nell'aggressione non avevano esitato ad utilizzare anche delle pietre, avevano accusato la loro vittima di avere contratto il Coronavirus.

Il rischio è alto, e pensando al proprio Paese il dottor Tedros ha deciso di parlare schiettamente. "L'Africa deve svegliarsi, il mio continente deve svegliarsi", ha dichiarato nel suo appello, spiegando che, se il virus dovesse cominciare a diffondersi in modo serio, i sistemi sanitari pubblici africani saranno facilmente sopraffatti dall'emergenza. "Le attuali raccomandazioni dell'Oms sono evitare gli assembramenti. Dobbiamo fare di tutto per eradicarlo sul nascere, aspettandoci il peggio", ha proseguito durante una sua conferenza a Ginevra, come riportato da "Bbc".

Purtroppo la disinformazione è tanta, e non sono mancati personaggi che hanno invitato i cittadini a fare l'esatto opposto rispetto a quanto raccomandato dal direttore dell'Oms. Sempre in Kenya, infatti, un pastore è andato a dire ai propri fedeli che in realtà il Coronavirus è una menzogna e che lavarsi le mani è una sciocchezza.

In seguito a tali affermazioni, il reverendo Nathan Kirimi, della chiesa di Meru, è stato sospeso.

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