Coronavirus

Mutate 8 sequenze del genoma: coronavirus dieci volte più contagioso

È quanto ha scoperto l'Istituto Eijkman di biologia molecolare di Giacarta, in Indonesia, dopo aver condotto uno studio approfondito sul coronavirus all'interno del Paese

Mutate 8 sequenze del genoma: coronavirus dieci volte più contagioso

Una mutazione genetica che avrebbe reso il nuovo coronavirus dieci volte più contagioso della sua prima versione registrata in Cina: è quanto ha scoperto l'Istituto Eijkman di biologia molecolare di Giacarta, in Indonesia, dopo aver condotto uno studio approfondito sul Sars-CoV-2 all'interno del Paese asiatico.

La scoperta dell'Istituto indonesiano

I riflettori, dunque, si spostano dalla Cina all'Indonesia, dove gli scienziati hanno riscontrato una versione mutata del Sars-CoV-2. È stata denominata D614G, è molto più contagiosa del normale e, al momento, è studiata soltanto in laboratorio. Non conosciamo l'entità della sua diffusione, né quale sia il numero di persone portatrici di tale mutazione all'interno dello Stato indonesiano.

Secondo quanto riportato dal quotidiano indonesiano The Jakart Post, che ha citato il presidente dell'Istituto Eijkman, Amin Soebandrio, la nuova mutazione del virus è stata individuata in 8 delle 22 sequenze dell'intero genoma dell'agente patogeno. Al netto dei dubbi, ancora da chiarire, lo stesso Soebandrio ha ipotizzato che la maggior parte dei pazienti affetti da Covid in Indonesia sia portatrice della mutazione più contagiosa del virus.

I primi dati ottenuti dall'Istituto Eijkman avrebbero rivelato che quasi il 40% dei genomi riportato in Indonesia presentino la mutazione D614G. Prima di fare ipotesi, ha aggiunto Soebandrio, sarà necessario analizzare più campioni, così da fornire informazioni più chiare.

Cosa sappiamo della nuova mutazione

L'assunto base è che il virus mutato è dieci volte più trasferibile da una cellula a un'altra se paragonato con il primo ceppo rinvenuto in Cina. È pur vero che questa conclusione si riferisce, per il momento, alle cellule in colture di laboratorio. "Sono necessari ulteriori studi per sapere se questo si verifica anche negli esseri umani", ha aggiunto Soebandrio.

Servirà del tempo anche per confermare una maggiore gravità, o eventuali nuovi sintomi causati dalla variante del virus mutata. La mutazione, fanno inoltre sapere dall'Istituto indonesiano, non dovrebbe influenzare l'efficacia di potenziali vaccini in fase di sperimentazione, in quanto non sarebbe stato alterato il dominio di legame del recettore del virus che ha consentito allo stesso virus di infettare le cellule.

"Continueremo a condurre l'intero processo di sequenziamento del genoma per comprendere le caratteristiche della mutazione. Queste sequenze sono dati epidemiologici importanti per tracciare la mobilità del virus", ha sottolineato Soebandrio. Stando a quanto riportato da The Star, il ceppo D614G sarebbe inoltre stato rilevato per la prima volta in Germania alla fine di gennaio e si troverebbe comunemente negli Stati Uniti e in Europa.

Recentemente è stato rinvenuto anche in Malesia , con le autorità sanitarie che lo hanno segnalato in quattro casi da due cluster del paese.

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