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Così la Cia creò l'Lsd per controllare le menti

Il programma della Cia aveva l'obiettivo di controllare la mente umana e alterarne la personalità. Ma alla fine servì solo a distruggerla

Così la Cia creò l'Lsd per controllare le menti

All'alba della Guerra fredda, l'Unione Sovietica fa paura agli americani. Così era iniziata negli Usa la caccia alle streghe, per scovare spie e controllare gli uomini.

Inoltre, per paura che la Russia mettesse a punto un'arma per controllare le menti degli individui e cambiarne il carattere, gli Stati Uniti giocarono d'anticipo e, con la collaborazione del chimico Sidney Gottlied, cercarono un modo per controllare gli esseri umani. Gottlieb, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, aveva infatti accettato di guidare un programma segreto della Cia, che usava cavie umane, per sperimentare la nuova arma. Il chimico investì 240mila dollari per acquistare tutte le scorte di una nuova droga, l'Lsd, ritenuta efficace per la trasformazione della personalità umana, e inizia a sperimentarla nei centri di detenzione americani in Germania, Giappone e Filippine.

La Cia avrebbe scelto di operare fuori dal territorio Usa per due motivi: tenere gli esperimenti lontani dagli occhi americani e servirsi dei dati degli esperimenti nazisti. Poi, il chimico trasferisce gli esperimenti negli Usa, sperimentando l'Lsd su detenuti e malati psichiatrici.

I terribili esperimenti, che rovinarono molte vite, vennero scoperti alla fine degli anni Settanta, durante l'inchiesta sulle attività clandestine della Cia. Ma ora, questa storia è tornata alla luce, grazie al giornalista Stephen Kinzer, nel suo libro Poisoner in Chief.

Alla fine, il programma della Cia per controllare l'uomo servì al contrario ad alimentare le ribellioni degli anni Sessanta e Settanta, quando i giovani cercavano la libertà nella droga.

L'Lsd rimase così un'arma capace solamente di distruggere le menti dell'umanità, senza poterle controllare o sostituirle.

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