Con la crisi in Afghanistan si rischia l'ondata di migranti

La maggior parte dei Cara e degli hotspot sono al collasso e l'Europa tace

Con la crisi in Afghanistan si rischia l'ondata di migranti

Sbarchi ancora senza sosta. A Lampedusa ieri è arrivato un nuovo barcone con a bordo 100 tunisini, il cui approdo è stato documentato in un video di Attilio Lucia, coordinatore locale della Lega, che ha raccontato lo sconforto dei cittadini dell'isola, ormai esausti dopo anni di invasione senza sosta. Ma le autorità fanno sapere che molti altri immigrati stanno partendo dal Paese del Nord Africa, mentre le Ong continuano a fare da spola tra le coste dell'Africa e quelle italiane. Al momento nel Mediterraneo sta operando la Resq People (ex Alan Kurdi, ma anche Sea Watch 3, pronta a ripartire dopo il periodo di quarantena e la Ocean Viking. Come si ricorderà, nei giorni scorsi hanno trasbordato poco meno di 900 migranti con la connivenza del Viminale e del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, che ha deciso di concedere un porto di sbarco.

Una situazione che sta andando fuori controllo, anche perché i clandestini non hanno preso di mira solo le isole siciliane, ma anche la Puglia, dove nelle scorse ore c'è stato un doppio sbarco: a Santa Maria di Leuca e Mola. Nel primo caso i migranti, 81 in tutto, erano su una barca a vela. Tra loro anche una trentina di minori.

Sessantaquattro persone provengono dall'Egitto, una decina sono siriani, due kirghizi e un altro paio iracheni, quindi un turco, un palestinese e un iraniano. Gente che non scappa da nessuna guerra, ma che tenta di raggiungere l'Europa per i motivi più disparati. Il rischio, peraltro, è che con la situazione esplosiva dell'Afghanistan e con la riapertura delle frontiere iraniana e pachistana, chiuse da giorni per impedire l'arrivo dei talebani, moltissimi afghani potrebbero prendere la via soprattutto dell'Iran per dirigersi verso il nostro continente in cerca di salvezza. Un'onda migratoria, a quel punto, ci travolgerebbe. A questo si aggiunge la situazione precaria della Tunisia, che già ci sta portando migliaia di clandestini e quella ormai nota della Libia, agevolata proprio dall'attività delle Ong. Flussi fuori controllo, insomma, che il governo Draghi, fatta eccezione per la parte del centrodestra, ignora, ma che possono costituire un reale problema.

A Mola le persone sbarcate sono 60, tutti turchi e tutti con passaporto. Saranno quindi probabilmente rimpatriati. Tra loro anche donne e 5 bambini. Per entrambi gli sbarchi pugliesi sono stati fermate alcune persone accusate di essere gli scafisti.
Intanto, la polizia di Muggia ha arrestato al confine con la Slovenia un passeur che stava scaricando alcuni immigrati. L'uomo, un venticinquenne straniero, è stato colto in flagranza di reato mentre stava scaricando dal suo mezzo una ventina di clandestini di varie nazionalità ed è stato arrestato per favoreggiamento all'immigrazione clandestina.

L'Italia, ormai è un dato di fatto, è diventata il centro d'accoglienza dell'Europa, che fa orecchie da mercante di fronte a un'emergenza che rischia di portarci un'altra ondata di Covid e problemi di ordine pubblico. La maggior parte degli hotspot e dei Cara italiani, infatti, è stracolmo.

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