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Nuovo focolaio in Congo: torna l'incubo di Ebola

L’Oms ha quindi sollecitato un finanziamento straordinario di 40 milioni di dollari per aiutare le autorità congolesi a contrastare la rinascita di Ebola

Nuovo focolaio in Congo: torna l'incubo di Ebola

L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) lancia l’allarme riguardo alla comparsa di un nuovo grave e letale focolaio di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo. A fine giugno era stata paradossalmente dichiarata la cessazione dell’epidemia incriminata nel nordest del Paese africano, ma adesso ci si trova a fare i conti con un’improvvisa fiammata dei contagi in un’altra porzione di territorio congolese. Il focolaio citato della malattia infettiva è stato appunto individuato stavolta nell’ovest dello Stato, ossia nella provincia dell’Equatore.

Partendo dalla città di Mbandaka, il capoluogo provinciale, tale focolaio si sarebbe in poco tempo esteso, dando prova di una circolazione del morbo terribilmente rapida.

Il bilancio dei contagi e dei decessi è stato fornito ieri mattina dal direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus: almeno 100 persone infettate e 43 morti. Le cifre potrebbero però essere sottostimate.

L’alto funzionario ha quindi fornito ulteriori dettagli sul focolaio di Ebola scoperto a Equatore, evidenziando che i contagi si sarebbero ormai estesi a 11 distretti sanitari della medesima provincia e che la malattia si starebbe diffondendo in modo “invisibile” nelle comunità congolesi. In particolare, poiché in media trascorrono almeno cinque giorni fra il momento in cui insorgono i sintomi e quello in cui viene segnalato il caso alle autorità sanitarie, tale lasso di tempo favorisce la diffusione “non vista” e inconsapevole del micidiale virus da individuo a individuo.

L’attuale moltiplicazione delle infezioni nella Repubblica Democratica del Congo sarebbe inoltre aggravata, ha segnalato l’Oms, da uno sciopero del personale sanitario locale, nonché dal fatto che la maggior parte delle risorse economiche Onu e congolesi nel campo della salute sta attualmente venendo impegnata per la lotta al Covid-19.

A rendere difficili gli interventi delle autorità di Kinshasa, coadiuvate dall’Oms, contro il ritorno di Ebola ci si mette anche la natura impervia del territorio in cui si è manifestato il recente focolaio, caratterizzato infatti da aree remote e densamente boscose. Tale conformazione geografica sta di conseguenza causando enormi difficoltà a raggiungere le popolazioni colpite, con soccorritori e rifornimenti che spesso devono attraversare aree prive di strade.

L’istituzione internazionale ha allora sollecitato i Paesi suoi finanziatori a stanziare complessivamente almeno 40 milioni di dollari per aiutare il governo di Kinshasa a mettere a punto un efficace piano d’emergenza contro l’espansione del focolaio sviluppatosi nella provincia di Equatore.

La drammaticità della situazione che si sta creando nell’ovest della nazione africana è stata infine descritta con le seguenti parole da Matshidiso Moeti, direttore regionale per l'Africa dell'Oms: “Oggi, con 100 casi di Ebola in meno di 100 giorni, l'epidemia nella provincia dell'Equatore si sta evolvendo in modo preoccupante. Il virus si sta diffondendo su un terreno ampio e accidentato che richiede interventi costosi.

E, con il Covid-19 che prosciuga risorse e attenzioni, è difficile potenziare le operazioni”.

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