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Elezioni in Thailandia, la ​sorella del re si candida a Premier

Nell'ultimo giorno disponibile per registrare le candidature, i partiti d'opposizione alla giunta militare che guida la Thailandia dal 2014 hanno nominato come propria candidata la principessa Ubolratana Rajakanya, sorella dell'attuale Re Rama X

Elezioni in Thailandia, la ​sorella del re si candida a Premier

Colpo di scena nella campagna elettorale attualmente in corso in Thailandia. La principessa Ubolratana Rajakanya, sorella maggiore del Re Rama X, ha annunciato la sua intenzione di correre alla carica di Primo Ministro nelle imminenti elezioni del prossimo 24 marzo. La 67enne principessa è stata infatti nominata come candidata Premier dal Thai Raksa Chart Party, movimento politico populista nato nel 2009 come diretta emanazione del Pheu Thai Party, il partito dell'ex Primo Ministro Thaksin Shinawatra, alla giuda del Paese asiatico dal 2001 al 2006. Il collegamento con Shinawatra non è sorprendente, data la forte opposizione di quest'ultimo nei confronti della giunta militare che ha preso il controllo della Thailandia tramite il colpo di stato del maggio 2014, subito dopo le precedenti elezioni politiche, rovesciando il governo guidato dalla sorella minore Yingluck Shinawatra. In corsa a questa tornata elettorale peraltro, c'è anche l'attuale capo di governo ed ex generale dell'esercito Prayuth Chan-o-cha, sostenuto dal partito conservatore e pro-militari Palang Pracharath, recentemente fondato da alcuni fedelissimi del generale.

Intervistato dall'agenzia Reuters, l'analista politico della Chulalongkorn University Thitinan Pongsudhirak ha commentato la discesa in campo della principessa:"Questi profondi sviluppi rimodelleranno i contorni e le dinamiche della politica thailandese sia prima che dopo le prossime elezioni. Il Thai Raksa Chart Party è ora il contendente principale per la vittoria." - aggiungendo - "Gli scenari elaborati precedentemente devono essere totalmente riconsiderati. Se le elezioni si risolveranno pacificamente, inizierà un processo di riconciliazione ed unità per il Paese, ma se non dovesse andare così, ciò rappresenterà un rischio allarmante per il futuro politico della Thailandia". Secondo molti infatti, la candidatura della principessa Ubolratana rappresenterebbe un tentativo di appianare le forti divisioni che da anni contraddistinguono il Paese, privando i partiti sostenitori della giunta militare dell'appoggio dei filo monarchici. Un tentativo favorito anche dal tacito assenso del Re Rama X, salito al trono appena tre anni fa col difficile compito di sostituire la carismatica figura del padre Bhumibol.

Pieno appoggio per la principessa arriva inoltre da Preechapol Pongpanich, leader del Thai Raksa Chart Party, che di fronte ai giornalisti presenti nella commissione elettorale ha dichiarato: "Il partito ha nominato la principessa come suo unico candidato. È una persona ben informata e molto adatta al ruolo. Credo che non ci saranno problemi legali in termini di ammissione, ma dobbiamo comunque aspettare che la Commissione elettorale approvi la sua candidatura". Alcuni avversari politici - come il partito pro militari People's Reform Party - hanno infatti sollevato perplessità in merito alla candidatura della principessa, appellandosi alla legge per cui ai partiti è vietato invocare esplicitamente la monarchia all'interno della campagna elettorale. In ogni caso, la commissione valuterà tutte le candidature, decidendo se approvarle o respingere, entro il prossimo venerdì.

La principessa Ubolratana è la figlia primogenita dell'ex monarca Bhumibol Adulyadej, morto nel 2016 dopo settant'anni di regno e venerato dai thailandesi al pari di una divinità. Celebre in patria per aver recitato in numerose soap opera e per aver guidato numerose organizzazioni no profit, tra cui il programma di lotta alla droga "To Be Number One", la principessa ha tuttavia vissuto per molti anni all'estero, dapprima come studentessa di matematica e biochimica al Massachusetts Institute of Technology e successivamente dopo aver sposato il suo compagno di Università Peter Jensen, dal quale ebbe tre figli (di cui uno tragicamente scomparso nello Tsunami che colpì l'Oceano Indiano nel 2004).

Proprio per questo matrimonio fu costretta nel 1972 a rinunciare alle sue prerogative reali, anche dopo il suo rientro in Thailandia nel 2001, pur continuando ad essere riconosciuta dalle autorità statali come membro della famiglia reale con il titolo di "Figlia della Regina reggente".

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