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Erdogan caccia un reporter tedesco: ora la Merkel avrà il coraggio di protestare?

La cancelliera si era piegata al processo per un comico tedesco "reo" di aver offeso il presidente turco: ora alzerà un dito contro la censura alla libertà di stampa?

Erdogan caccia un reporter tedesco: ora la Merkel avrà il coraggio di protestare?

Che il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan non abbia un buon rapporto con i giornalisti - specie se indipendenti - è cosa nota.

Dopo l'arresto del direttore del giornale d'opposizione Zaman, Ekrem Dumanli, nel 2014 e quello del direttore di Cumhuriyet Can Dündar nel 2015, ora il sultano se la prende pure con i giornalisti stranieri. Stavolta nel mirino del presidente turco è finito Volker Schwenck, cronista della tv pubblica tedesca ARD, cui è stato negato il visto d'ingresso in Turchia senza alcuna spiegazione.

"Passeggero inammissibile", è scritto sul foglio di via che gli è stato consegnato in aeroporto a Istanbul e che lo stesso giornalista ha postato ieri su Twitter.

Schwenck era diretto al confine turco-siriano per indagare sui presunti abusi della polizia di frontiera turca contro i profughi siriani che fuggono dalla guerra cercando rifugio nella Mezzaluna - accuse suffragate dalle denunce di moltissime ong.

Non è forse un caso che sotto la lente d'ingrandimento del governo turco sia finito proprio un giornalista tedesco. Recentemente il presidente Erdoğan ha ottenuto dalla cancelliera Angela Merkel l'autorizzazione per il processo (in Germania) del comico tedesco Jan Boehmermann, reo di aver letto in diretta una poesia satirica contro il sultano.

A marzo il corrispondente da Istanbul dello Spiegel, Hasnain Kazim, è stato costretto a lasciare la Turchia dopo il rifiuto del rinnovo del suo accredito stampa, ricevendo anche minacce di cause legali se fosse rimasto nel Paese. Resta da vedere se il governo di Berlino difenderà le prerogative dei giornalisti che provano a fare informazione con la stessa solerzia adoperata per mettere sotto accusa un comico che provava a fare satira.

@giovannimasini

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