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Erdogan inaugura a Cambridge la "prima moschea ecologica d'Europa"

La visita del presidente Erdogan a Cambridge è stata accompagnata sia da raduni di suoi sostenitori sia da manifestazioni di condanna

Erdogan inaugura a Cambridge la "prima moschea ecologica d'Europa"

Nel Regno Unito ha appena avuto luogo l’inaugurazione della moschea di Cambridge, alla presenza del presidente turco Erdogan.

L’edificio in questione, denominato Central Mosque, è stato definito dalla Bbc come la “prima moschea ecologica d’Europa”, in quanto è dotato di impianti di riscaldamento a bassa emissione di Co2 nonché di collettori per l’acqua piovana. La struttura può ospitare fino a mille fedeli e si trova nell’elegante Mill Road, in una delle zone più affollate e multietniche della città universitaria.

La presenza di Erdogan, giunto in settimana nel Regno Unito per il vertice Nato, alla cerimonia di inaugurazione della moschea sarebbe giustificata, spiega l’emittente, dal fatto che proprio il governo di Ankara sarebbe uno dei finanziatori del luogo di culto, insieme a soggetti privati turchi e al fondo sovrano del Qatar. Tali finanziatori, afferma il network britannico, avrebbero messo insieme oltre venti milioni di euro per costruire la moschea ecologica.

Dietro l’arrivo del leader dell’Akp a Cambridge vi sarebbe però, riporta sempre la Bbc, anche un’altra ragione: l’essere stato invitato personalmente all’inaugurazione della struttura dal cantante inglese Cat Stevens, convertitosi all’islam nel 1977 e grande promotore dell’edificio religioso in questione.

La visita di Erdogan nella città universitaria è stata accompagnata sia da manifestazioni in sostegno del capo di Stato musulmano sia da raduni di suoi contestatori, con un conseguente massiccio spiegamento di forze da parte della polizia. Alla fine, l’apertura al pubblico della moschea ecologica si è svolta senza problemi per l’ordine pubblico, con circa una quarantina di sostenitori del presidente turco riunitisi per inneggiare a quest’ultimo e con un corteo, di analoga consistenza numerica, costituitosi in centro-città per protestare contro il leader di Ankara.

Tra i partecipanti al raduno pro-Erdogan, riferisce l’emittente, vi era chi indicava l’esponente dell’Akp come “il più grande capo di Stato al mondo”, mentre gli slogan intonati dai contestatori del presidente accusavano quest’ultimo di essere“un terrorista” e gli rinfacciavano “crimini di guerra” perpetrati contro i curdi.

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