L'incubo terrorista torna a terrorizzare la Turchia. Una forte esplosione, questa mattina, ha devastato la città di Suruc, a una decina di chilometri dal confine con la Siria.
La deflagrazione è avvenuta in un centro cultura, uccidendo e ferendo diverse persone: si temono decine e decine di vittime. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale "Anadolu". Per ora ci sono ancora state rivendicazioni, ma la vicinanza con il confine di Kobane e le frequenti infiltrazioni islamiste nelle regioni sudorientali della Turchia insinuano il sospetto di un atto legato al jihadismo. Il sito del quotidiano turco Hurryet riferisce che l'attentatrice sarebbe una donna diciottenne kamikaze vicina all'Isis.
L'obiettivo era il ritrovo di un gruppo chiamato "Gioventù Socialista". La televisione privata Ntv riporta almeno 28 morti e cento feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. Nel primo pomeriggio anche il ministero degli Interni di Ankara ha confermato che si tratti di attentato terroristico. Parole di condanna sono arrivate anche dal presidente Erdogan, che ha "condannato questo atto di brutalità e terrore, di qualunque provenienza sia".
Nel primo pomeriggio un altro kamikaze
sarebbe entrato in azione a Kobane, in Siria, agendo con un'autobomba contro un posto di blocco dei peshmerga dell'Ypg. Secondo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani sarebbero morti due combattenti curdi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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