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"La falla si è allargata": scatta l'allarme sul Nord Stream 2

La Guardia costiera svedese ha rilevato che la falla sul Nord Stream 2 è leggermente più grande di ieri e misura 30 metri di diametro. Gazprom aveva precedentemente affermato che le fuoriuscite erano cessate in entrambi i gasdotti

"La falla si è allargata": scatta l'allarme sul Nord Stream 2

Una delle falle presenti sul gasdotto Nord Stream 2 si è allargata fino a raggiungere i 30 metri di diametro. La Guardia costiera svedese, in seguito ad un sorvolo dell'area, ha fatto il punto della situazione riportando le ultime novità su quanto sta accadendo nel Mar Baltico. Secondo quanto riportato dalla Cnn, la fuoriuscita di gas dal Nord Stream 1 non più è visibile e potrebbe essere cessata. Il problema, semmai, riguarda Nord Stream 2.

Il giallo della falla

"La falla più piccola, quella sul Nord Stream 2 è leggermente più grande di ieri", si legge in un comunicato diffuso dalla stessa Guardia costiera svedese, la quale ha fatto sapere che manterrà "misure di emergenza" per un periodo più lungo rispetto al previsto.

La versione della Svezia non coincide però con quella di Gazprom. La compagnia di stato russa aveva precedentemente annunciato che le fuoriuscite erano cessate in entrambi i gasdotti, ma che stava lavorando per "ridurre la pressione nella linea B del gasdotto nord Stream 2". Non è chiaro se l'allargamento della falla sia dovuto alla pressione nella linea B.

Dal canto suo, l'operatore dei gasdotti sottomarini che collegano la Russia alla Germania, Nord Stream AG, aveva annunciato sabato lo stop delle perdite sul Nord Stream 2 sulla base della pressione insufficiente per uscire dal gasdotto.

Le ultime novità sui gasdotti Nord Stream

È molto interessante soffermarsi su una nota di Gapzrom citata dalla Tass. "Gazprom sta lavorando a depressurizzare la linea B del gasdotto Nord Stream 2. Per fare ciò, la compagnia sta pompando gas naturale nella conduttura. Questo permetterà di ispezionare in sicurezza la linea B, oltre che ridurre potenziali rischi ambientali in caso di possibili fughe di gas", si legge nel comunicato. Nella parte conclusiva del testo il colosso russo ha spiegato che, se venisse presa la decisione di avviare le forniture attraverso la linea B del Nord Stream 2, "il gas naturale sarà pompato nel gasdotto, dopo il controllo dell'integrità del sistema e la conferma di questa possibilità da parte delle autorità di supervisione".

Nel frattempo, nel primo pomeriggio il prezzo del gas ad Amsterdam, benchmark di riferimento, tocca 170 euro al megawattora con i Ttf in calo di oltre il 9% e si porta sui livelli di fine luglio. In seguito è risalito a 172. Non sembra dunque impattare sull'andamento lo slittamento del piano d'azione della Commissione Ue sull'energia, almeno a dopo il vertice dei leader informale di Praga.

Sul fronte operativo, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha dichiarato che l'Alleanza Atlantica sostiene l'indagine sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream. "Qualsiasi attacco deliberato alle infrastrutture critiche della Nato incontrerà una risposta ferma e unita", ha detto Stoltenberg in un'intervista rilasciata all'emittente Nbc. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha avuto un colloquio con il premier norvegese, Jonas Gahr Store "sulle inaccettabili azioni di sabotaggio a Nordstream e sulle relazioni energetiche Ue-Norvegia".

"Energia a prezzi accessibili e forniture di energia sicure e protette sono il nostro interesse comune", ha quindi scritto von der Leyen in un tweet.

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