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Un incontro tra il Papa e le FARC?

Il portavoce dei guerriglieri colombiani vorrebbe vedere Francesco a Cuba. Ma per ora la possibilità non è sul tavolo

Luciano "Ivan Marquez" Marin Arango, leader del team di negoziatori delle Farc, in conferenza stampa alla Havana
Luciano "Ivan Marquez" Marin Arango, leader del team di negoziatori delle Farc, in conferenza stampa alla Havana

Prima un viaggio in America del Sud, che ha portato il Papa in Ecuador, Bolivia e Paraguay. E ora - è prevista per metà settembre - una visita a Cuba, che il Pontefice raggiungerà il 19, per lasciare poi il 22. Una visita simbolicamente importante, di cui vorrebbero approfittare anche i vertici delle FARC colombiane.

Ivan Marquez, portavoce del gruppo, che all'Avana è impegnato in negoziati che ripartiranno il 17 agosto dopo una pausa di qualche giorno, ha annunciato che il gruppo sarebbe molto interessato a un incontro con Papa Francesco. "Immaginate l'impatto che la cosa avrebbe nel portare avanti il processo di riconciliazione dopo decenni di conflitto", ha dichiarato.

Una speranza che, almeno al momento, non sembra facile da realizzare. Non c'è un dialogo ufficiale su una possibilità di questo tipo e lo stesso Marquez ha parlato semplicemente di "qualcosa che vorremmo succedesse". Della questione colombiana il Papa ha già parlato con il ministro degli Esteri del Paese, Maria Angela Holguin. "Dica al Presidente di perseverare nel processo di ricerca della pace", si era raccomandato.

I colloqui tra FARC e autorità colombiane vanno avanti a singhiozzo dal 2012. Dopo l'invito di Francesco alla Holguin, Rodrigo Granda, portavoce del gruppo aveva risposto con sorpresa, senza tuttavia un impegno chiaro per accelerare le cose.

La guerra in Colombia ha ucciso, secondo le stime, almeno 220.

000 persone, obbligando sei milioni di abitanti ad abbandonare le proprie abitazioni.

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