Non può essere considerato stupro il rapporto sessuale consumato da un uomo di 28 anni con una bambina di 11. Lo sostiene un tribunale francese del dipartimento della Val-d'Oise, secondo un processo è da rifare, perché quando avvenne il 24 aprile scorso fu, semplicemente, un abuso.
Una decisione che ha dell'incredibile quella che ha bloccato il procedimento, sulla scorta del fatto che la 11enne, avvicinata per strada al ritorno da scuola e poi portata a casa dall'uomo, dopo la violenza è avvenuta, non si sarebbe opposta al rapporto sessuale.
La difesa della ragazzina sostiene che, paralizzata dalla paura, non sia riuscita a ribellarsi e a difendersi, ma i pm hanno deciso di accusare l'uomo solo per abuso sessuale su minore, sostenendo che non ci fu "violenza, costrizione, minaccia o sorpresa", che avrebbe giustificato l'accusa più pesante.
In sostanza, il tribunale sostiene che la minorenne fosse consenziente e che dunque non ci fu una violenza. Una decisione che sta facendo molto discutere.
"Sottomersi (alla violenza) non significa acconsentire", argomenta un esperto sentito da Le Figaro. E ancora più chiaro è il gruppo che si occupa di diritti Le Voix de l'Enfant (La voce del bambino). "Quando le vittime di violenza sono minore la questione del consenso non dovrebbe nemmeno essere posta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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