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Germania, condannata gang di rifugiati che stuprò una ragazza

Gli imputati, in maggioranza rifugiati siriani, sono stati condannati ciascuno, per lo stupro di gruppo, a non più di cinque anni di carcere

Germania, condannata gang di rifugiati che stuprò una ragazza

In Germania, i membri di una gang composta in prevalenza da rifugiati stranieri sono stati condannati per avere perpetrato uno stupro di gruppo ai danni di una diciottenne tedesca nell’ottobre del 2018. La ragazza era stata allora violentata dal branco, mentre lei era sotto l’influsso di alcol e droga, per più di due ore all’esterno di una discoteca di Friburgo, con conseguente fiammata delle proteste anti-immigrazione promosse dai nazionalisti di AfD. Su impulso delle medesime proteste, dirette a contestare la politica dell’accoglienza attuata dal 2015 dal governo di Berlino, la cancelliera Merkel avrebbe alla fine fatto mea culpa per la scarsa preparazione delle istituzioni nazionali nel gestire i flussi di migranti. Il processo a carico dei rifugiati si era aperto nel giugno dello scorso anno.

Quanto alla condanna inflitta in questi giorni ai membri della gang ad opera di un tribunale di Friburgo, a essere condannati al carcere sono stati 10 componenti del branco, di cui otto sono cittadini siriani riconosciuti finora dal governo federale come rifugiati, mentre i restanti tre sono, rispettivamente, un immigrato dall’Iraq, uno dall’Afghanistan e un cittadino tedesco. In realtà, gli imputati al processo per la violenza di gruppo andata in scena nel 2018 erano 11, ma uno di loro è stato assolto dai magistrati.

Gli imputati, che all’epoca dello stupro avevano tra i 18 e i 30 anni di età, si sono visti infliggere ciascuno non più di cinque anni di galera per quello stupro di gruppo. Nel dettaglio, al profugo siriano ritenuto il capo-banda sono stati comminati cinque anni e mezzo di prigione, mentre a sette altri imputati sono stati inflitti non più di quattro anni di galera ognuno.

Agli ultimi due condannati, invece, sono state irrogate pene di quattro e sei mesi di reclusione, ma tale pena è stata sospesa per il fatto che il loro coinvolgimento nel reato è stato considerato meno grave di quello degli altri indiziati.

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