Gerusalemme, Papa preoccupato: "Rispettare lo status quo"

Al termine dell'udienza generale il Papa rivolge un appello affinché tutte le parti si impegnino a rispettare lo status quo della città di Gerusalemme, in conformità con le risoluzioni delle Nazioni Unite"

Gerusalemme, Papa preoccupato: "Rispettare lo status quo"

La mossa degli Stati Uniti su Gerusalemme capitale d'Israele (spostando l'ambasciata) ha suscitato un gran vespaio. Forti timori espressi dall'Ue, Turchia e Lega Araba. Ora si muove anche il Vaticano, con un appello di Papa Francesco: "Non posso tacere la mia profonda preoccupazione per la situazione che si è creata negli ultimi giorni e, nello stesso tempo, rivolgere un accorato appello affinché sia impegno di tutti rispettare lo status quo della città, in conformità con le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite". L'esortazione del Papa arriva al termine dell'udienza generale.

"Gerusalemme è una città unica, sacra per gli ebrei, i cristiani e i musulmani, che in essa venerano i luoghi santi delle rispettive religioni, ed ha una vocazione speciale alla pace - ricorda il pontefice -. Prego il Signore che tale identità sia preservata e rafforzata a beneficio della Terra Santa, del Medio Oriente e del mondo intero e che prevalgano saggezza e prudenza, per evitare di aggiungere nuovi elementi di tensione in un panorama mondiale già convulso e segnato da tanti e crudeli conflitti". Bergoglio e il presidente dell'Anp Abu Mazen ieri si sono sentiti al telefono, su iniziativa del leader dell'Autorità palestinese, per discutere sulla questione dello spostamento dell'ambasciata Usa a Gerusalemme.

L'esercito israeliano pronto a eventuali scontri

Le forze di sicurezza israeliane si stanno preparando a eventuali scontri con i palestinesi a Gerusalemme est e in Cisgiordania dopo l'annuncio ufficiale del presidente americano Donald Trump in cui Gerusalemme viene riconosciuta come capitale dello Stato di Israele. Un funzionario militare ha fatto sapere che l'esercito israeliano "è pronto a una possibile escalation" incluse violente proteste. Nella notte, nella città di Betlemme, sono stati dati alle fiamme i manifesti di Trump nel corso di una manifestazione iniziata dopo la conferma da parte della Casa Bianca che Trump oggi riconoscerà Gerusalemme come capitale israeliana.

Il presidente americano infatti dovrebbe annunciare oggi lo spostamento dell'ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme anche se non avverrà immediatamente. Funzionari palestinesi hanno avvertito che la mossa "ucciderà" ogni possibilità di un accordo di pace tra Israele e i palestinesi, che considerano Gerusalemme Est come la capitale del loro futuro stato.

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