Gerusalemme, graffiti e minacce sulla pareti della chiesa

Atto vandalico alla Basilica della dormizione. La denuncia del patriarcato: "Atti d'odio deplorevoli"

Gerusalemme, graffiti e minacce sulla pareti della chiesa

"Deplorevole che questi episodi di odio arrivino 50 anni dopo la 'Nostra Aetate' che ha gettato le basi del dialogo interreligioso tra la Chiesa cattolica con le altre fedi e che ha avviato una nuova pagina con l'ebraismo". Il Patriarcato latino di Gerusalemme commenta così il vandalismo di cui è stata vittima la chiesa della Dormizione, nella capitale israeliana.

Una condanna nettissima quella contro "l'aggressione" all'edificio religioso della Città vecchia, imbrattato questa mattina con graffiti anti-cristiani scritti in ebraico sulle pareti esterne, dove ora si vede raffigurata anche una spada insanguinata.

Il consigliere dell'Assemblea dei vescovi di Terra Santa, Wadie Abunassar, ha ricordato che in già passato l'edificio era stato vittima di attacchi

simili. Era successo per esempio nel 2012, quando i vandali avevano già tracciato scritte sulle mura della basilica. Di recente atti vandalici anche a un cimitero cattolico poco fuori da Gerusalemme, dove le croci sono strate strappate e distrutte.

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