Al termine della riunione dell'Eurogruppo, il commissarrio Pierre Moscovici è tutto tranne che ottimista. Bisogna tornare al tavolo dei negoziati, di questo è certo, per "evitare un destino che sarebbe catastrofico". E lancia per questo un appello ad Atene.
Si tornerà a parlare il 22 giugno, lunedì. Il presidente dell'Unione Europea Donald Tusk ha convocato per quel giorno un vertice straordinario dell'Eurogruppo, proprio per parlare della Grecia. Presenti capi di Stato e di governo.
Atene ha pochi giorni per formulare quella che la direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, definisce "una serie di proposte credibili", sulle quali dice di essere pronta a dare "tutto il contributo" possibile. Aggiunge però che "l'emergenza è chiara" e che si deve "ripristinare un dialogo tra adulti nella stanza".
"Se il 30 giugno la Grecia non pagherà la rata che ci deve - la Lagarde è chiara -, si troverà in default nei confronti del Fmi". L'accordo non è in vista, rincara Tusk, convinto che sia "ora di discutere con urgenza la situazione della Grecia al più alto livello politico".
Il ministro grevo, Yanis Varoufakis, ha ribadito che ha proposto una soluzione che prevede lo swap del debito tra Bce
ed Esm. "Siamo pericolosamente vicini ad uno stato mentale che accetta l’idea di un ’incidente, e ho chiesto ai colleghi di uscire da questo stato, e ristabilire la fiducia nel nostro Governo", ha commentato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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