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La guida dello Stato islamico per l'inizio del Ramadan

Lo Stato islamico potrebbe consigliare di affrontare le restrizioni durante il Ramadan come se i seguaci vivessero in un avamposto di frontiera

La guida dello Stato islamico per l'inizio del Ramadan

In vista dell’inizio del Ramadan 1441/2020, i vari consigli teologici musulmani stanno fornendo ai fedeli delle rispettive nazioni le nuove direttive determinate dalle misure di contenimento, come la chiusura delle moschee, per contrastare la diffusione del Coronavirus. Anche lo Stato islamico fornirà delle linee guida ai suoi seguaci nei prossimi numeri del settimanale al-Naba.

Le linee guida non vanno confuse con i messaggi che lo Stato islamico ed al Qaeda potrebbero diffondere per il Ramadan, probabilmente in ottica Notte del Destino.

Il Ramadan

Il Ramadan, nono mese dell'anno secondo il calendario islamico, è il periodo per eccellenza nell’Islam dedicato al digiuno, alla preghiera ed all'osservanza di specifici rituali per la prima rivelazione del Corano da parte dell’Arcangelo Gabriele al Profeta Maometto. L’osservanza annuale è considerata come uno dei cinque pilastri dell'Islam ed obbliga i musulmani ad astenersi dal comportamento peccaminoso e dal combattere se non per autodifesa. Secondo la Sacra Scrittura islamica, i premi spirituali del digiuno si moltiplicano durante il Ramadan, mentre saranno perdonati i peccati precedenti. Per i musulmani praticanti sparsi per il mondo, il Mese Santo si onora con pace, condivisione, unione e profonda introspezione.

Il mese di conquista

Il Profeta Maometto ottenne la prima vittoria musulmana della storia in quella che è nota come la Battaglia di Badr, durante il Ramadan del 624. Contro ogni probabilità, quella vittoria assicurò la sopravvivenza della neonata comunità di credenti. Durante il Ramadan del 630, Maometto conquistò la Mecca. I jihadisti sfruttano tali riferimenti storici manipolandoli per fini politici. Non a caso Abu Mohammad al-Adnani definì il Ramadan come “il mese di conquista”. Sarebbe opportuno rilevare che la finestra utile di tolleranza (cioè per ricevere i benefici spirituali) per gli omicidi devozionali durante il Ramadan, è di tre giorni dopo la data ultima secondo calendario lunare. La distorta reinterpretazione del concetto di prigione terrena e dell’ambizione di ogni credente di raggiungere Allah, garantisce supporto religioso ad omicidi ed operazioni di martirio durante il Ramadan. I seguaci dello Stato islamico credono di osservare l'Islam nella sua forma più efficace.

Abdullah Azzam, il padre della jihad moderna, nei suoi testi affermava che "trascurare la jihad è come abbandonare il digiuno e la preghiera. Solo con la jihad il musulmano può raggiungere le stanze più alte del Paradiso”.

L'inizio del Ramadan 1441/2020

I musulmani fissano l’anno zero al 622 d. C. Nel 622 d. C., Maometto ed i suoi seguaci abbandonarono la Mecca per raggiungere Yathrib, poi ribattezzata Medina. L’ègira, l’emigrazione, segna ufficialmente l’inizio dell’era islamica. Il tempo per i musulmani è scandito dal calendario lunare sinodico. Ciò significa che il Mese Santo del Ramadan, ad esempio, non cade sempre nello stesso periodo del calendario gregoriano. L’inizio del Ramadan dipende, secondo il metodo tradizionale, dall'osservazione a vista della luna crescente. La prossima “notte del dubbio” stabilirà se il Ramadan 1441/ 2020 inizierà giovedì 23 aprile 2020.

Il metodo astronomico preventivo globalizzerebbe l’inizio del Ramadan, con variabile del giorno determinata soltanto dal fuso orario.

La Notte del Destino

Secondo le Sacre Scritture nella Notte del Destino o Laylat al-Qadr, il Profeta Maometto ricevette per la prima volta il messaggio divino nella sua interezza. E' chiamata così perché in essa Allah decreta il destino della creazione per l’anno a venire. In realtà si ignora quale giorno fosse, ma è solitamene indicata come una delle notti dispari dell’ultima decade del Mese Santo. Ciò includerebbe il 21°, il 23°, il 25°, il 27° ed il 29° giorno del Ramadan. Essendo una festa lunare i giorni effettivi del calendario gregoriano possono variare a seconda di quando il Ramadan sia effettivamente iniziato in ciascuna comunità. Ad esempio la maggior parte dei sunniti osserva Laylat al-Qadr il 27 ° giorno del Ramadan. La maggior parte degli sciiti il ​​23° giorno. Questi sono i giorni più sacri del Ramadan. Tatticamente parlando sono date che facilitano il coordinamento poiché universalmente conosciute nel mondo musulmano. Secondo le tradizioni islamiche, nella Notte del Destino i peccati saranno perdonati ed i premi spirituali moltiplicati.

La Notte del Destino per lo Stato islamico

Nel 2014 lo Stato islamico ha decontestualizzato le classiche prescrizioni del Corano per garantire un supporto religioso ad omicidi e missioni di martirio durante il Ramadan. Nella distorta reinterpretazione della teologia islamica effettuata dallo Stato islamico, l'omicidio durante il Ramadan è considerato un atto devozionale. Al "martire" consacrato nella Notte del Destino, sempre secondo la visione dello Stato islamico, sarà assicurata la gloria e la redenzione. I premi spirituali per un'azione devozionale (omicidio) durante la Notte del Destino, saranno moltiplicati. Ecco il motivo per cui dal 2014, le missioni suicide aumentano durante gli ultimi dieci giorni del Ramadan. Solo per citarne alcuni. Gli attentati avvenuti nel 2016 a Medina, Baghdad e Dacca si verificarono negli ultimi dieci giorni del Ramadan. Non a caso, Abu Mohammad al-Adnani definì il Ramadan come “il mese di conquista”. La finestra utile di tolleranza (cioè per ricevere i benefici spirituali) per gli omicidi devozionali durante il Ramadan, è di tre giorni dopo la data ultima secondo calendario lunare.

La parola martire è stata virgolettata in segno di rispetto verso la vera comunità musulmana. Secondo l'Islam la parola Shahid, martire, è uno dei 99 Nomi di Dio:"A Dio appartengono i nomi più belli: invocatelo con quelli".

I venerdì di preghiera durante il Ramadan

Nel tentativo di dare un'illusione di coordinamento globale, le organizzazioni terroristiche incoraggiano i propri affiliati nel compiere attentati durante date specifiche. In realtà sono date assolutamente casuali. Per il mondo musulmano, il venerdì è il giorno della preghiera congregazionale, un profondo momento di raccoglimento, devozione ed apprendimento. Secondo la prospettiva jihadista, non esiste una specifica finestra temporale utile per compiere un attentato, poiché l'ispirazione sarà sempre di natura divina. Tuttavia le azioni virtuose, gli omicidi per lo Stato islamico, possono essere incoraggiati attraverso la retorica radicale dei mullah. Questo è uno dei motivi per cui così tante proteste nei paesi islamici avvengono di venerdì.

La conclusione del Ramadan 1441/2020

Il Mese Santo dovrebbe concludersi sabato 23 maggio. Il 24 maggio dovrebbero iniziare le celebrazioni per l’Eid al-Fitr, una delle feste più importanti della religione islamica. L’Eid al-Fitr, letteralmente la festa della fine del digiuno, sancisce l’inizio decimo mese del Calendario lunare islamico, Shawwal.

Come il Coronavirus influirà sul Ramadan

Al centro delle linee guida dello Stato islamico per il Ramadan potrebbero esserci le misure di contenimento, come la chiusura delle moschee, per contrastare la diffusione del Coronavirus. L'organizzazione terroristica diffonde spesso delle linee guida sulla rete, come l'ultima intitolata "Direttive della Sharia per affrontare le epidemie". Quest'ultima si ispira alle principali indicazioni fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del Covid-19. Le linee guida dello Stato islamico non dovrebbero differire da quelle emanate in queste ore dai vari consigli teologici musulmani o dalle figure di riferimento della comunità. Proviamo, quindi, ad ipotizzare le linee guida dello Stato islamico per contrastare la diffusione del Coronavirus durante il Ramadan.

1) Lo Stato islamico potrebbe suggerire di svolgere le preghiere quotidiane all’interno delle proprie dimore.

2) Per quanto riguarda il digiuno, non dovrebbero esserci particolari consigli. La pratica del digiuno, infatti, non è direttamente influenzata dal contesto ed è una questione intrinsecamente soggettiva.

3) Il Ramadan è universalmente conosciuto come un momento di condivisione e di unione. Tuttavia le restrizioni a seguito del Coronavirus vietano assembramenti di persone come per l’Iftar, il pasto serale che interrompe il digiuno e che si trasforma in un’occasione di condivisione. Lo Stato islamico potrebbe consigliare di vivere la prima fase del Ramadan in modo virtuale (magari su piattaforme che garantiscano una trasmissione criptata), facendo ricorso alla tecnologia per unire i seguaci sia nei momenti di preghiera che per l’Iftar.

4) Lo Stato islamico potrebbe consigliare di affrontare le restrizioni durante il Ramadan come se i seguaci vivessero in un avamposto di frontiera. Sarebbe una strategia psicologica che avrebbe pienamente senso. La parola Ribat è stata utilizzata per la prima volta su Rumiyah, in preparazione del Ramadan del 2014. Non si trattava, così come erroneamente inteso, di semplice propaganda con riferimento al Medioevo islamico. Ribat/Ramadan è divenuto un binomio linguistico costante nei testi strategici dello Stato islamico. Con il termine Ribat ci si riferisce ad un avamposto di frontiera ai confini del mondo islamico. Una struttura fissa in grado di assolvere ad un duplice scopo di natura spirituale e militare. Nella raffigurazione moderna della jihad con la scrittura islamica classica, frasi come Fare Ribat si ripetono costantemente nei testi e nei messaggi dei terroristi. Il Ribat potrebbe assumere un nuovo significato di preparazione, formazione e reclutamento (virtuale) durante le restrizioni in vista delle future operazioni che potrebbero essere abilitate dal prossimo messaggio ufficiale dello Stato islamico.

La tempistica dei nuovi possibili messaggi dello Stato islamico e di al Qaeda

Lo Stato islamico potrebbe diffondere un nuovo messaggio per invocare omicidi devozionali così da moltiplicare le ricompense durante il Mese Santo ed in proiezione Laylat al-Qadr. Tuttavia sarebbe opportuno ricordare che la fatwa che autorizza l'uccisione dei cristiani è stata emessa nel 2017. Altamente probabile, invece, un messaggio di al Qaeda per il Ramadan 1441/2020. Il messaggio di Ayman al-Zawahiri per il Ramadan 1440/2019, ad esempio, è stato diffuso il 24 maggio dello scorso anno. In ogni caso la propaganda pro-Is/pro-aQ si sta lentamente ricalibrando verso il Ramadan.

Analizzeremo successivamente i possibili messaggi di attivazione per la Notte del Destino.

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