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I bambini usati come cavie per dimostrare la teoria gender

La "Bbc" trasmette un programma su una scuola dove i bambini devono rimuovere tutte le differenze tra maschi e femmine

I bambini usati come cavie per dimostrare la teoria gender

I bambini come cavie per dimostrare la teoria gender. È questo lo scopo della Bbc che sta trasmettendo un tvshow chiamato “No More Boys and Girls”. Il programma ha come protagonisti una classe di alunni di sette anni di una scuola elementare nell’Isola di Wight i quali sono sottoposti ad un esperimento che ha come obiettivo rimuovere tutte le differenze tra maschi e femmine.

Bagni separati, sport di squadra e storie classiche inclusi racconti Disney e Star Wars verranno censurati e banditi mentre una nuova narrativa verrà introdotta raccontando, ad esempio, storie in cui saranno le principesse a salvare i principi dal mostro e non il contrario.

Il direttore del progetto Dr. Javid Abelmoneim si domanda: “È la maniera in cui trattiamo differentemente i bambini e le bambine la ragione per la quale non siamo ancora riusciti a raggiungere l’eguaglianza tra uomini e donne?”.

Secondo il Dr. Javid, il cervello dei bambini e delle bambine è uguale sin dalla nascita e solo sottoponendoli a degli "stereotipi gender", i bambini vengono influenzati negativamente e sono più inclini a discriminare l’altro sesso in età adulta.

Non sono tardate le polemiche. “Ci sono i presupposti per azioni legali nei confronti della scuola e della Bbc se solo un bambino soffrirà un problema psicologico nel breve o nel lungo periodo,” afferma Chris McGovern, direttore dell’associazione “Campaign for Real Education” che si batte per standard più elevati di insegnamento nell’educazione pubblica britannica.

La prima puntata del programma è andata in onda lo scorso 16 agosto mentre il secondo e ultimo episodio è previsto per oggi sull’emittente Bbc2.

Il Regno Unito è al centro di una rivoluzione "gender neutral" in questi ultimi anni. Alla fine dello scorso anno nelle scuole di Sua Maestà è circolata un’informativa invitando gli insegnanti a non chiamare più gli alunni “bambino” o “bambine” in quanto discriminatorio dei bambini transgender.

Meno di un mese fa, la metro di Londra ha deciso di abolire il classico saluto "Good morning ladies and gentlemen" (Buongiorno signore e signori) per rimpiazzarlo con “Hello everyone” (Salve a tutti) per non discriminare le persone che non si riconoscono nei generi sessuali maschile e femminile.

Molti altri casi di politiche e manifestazioni gender neutral sono state portate avanti in Europa e nel mondo intero. Ricordiamo come in alcune librerie svedesi siano scomparse le copie di “Biancaneve e i sette nani” considerata una novella sessista perché la protagonista si innamorava di un uomo dopo un solo bacio.

Sempre in Svezia, un gruppo di femministe hanno percorso l’intera Stoccolma al galoppo per protestare contro la società patriarcale e contro le statue equestri storiche che vedono solo condottieri uomini montare a cavallo. In Olanda è in corso una campagna per istituire le toilette unisex e in Spagna, alcuni autobus sono circolati con la scritta “Ci sono ragazze con il pene e ragazzi con la vagina.”

In Canada si è registrato il primo caso di “sesso non assegnato” ad un neonato su esplicita richiesta della mamma, un transessuale che ha negato l’attribuzione del sesso maschile al proprio bambino. Nello stesso Canada, appena insediato come nuovo Primo Ministro, il liberal Trudeau ha deciso di cambiare le parole dell’inno canadese sostituendo i pronomi rendendolo così gender neutral.

Anche in Italia si erano registrati dei casi di promozione della teoria gender. A Trieste era stato introdotto nel 2015 il "gioco del rispetto". In alcune scuole triestine i bambini dovevano vestirsi da principesse o streghe mentre le bambine da Batman o Zorro. Tra le proteste dei genitori, il programma era stato subito cancellato dalla nuova giunta di centro destra.

Più volte papa Francesco ha denunciato la teoria gender come “contraria alla natura umana delle cose” ma altre iniziative per promuoverla sono in corso sempre nel segno del politicamente corretto e riducendo al silenzio chiunque ne parli male o ne denunci le conseguenze per la società contemporanea e futura.

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