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I giardini che recitano poesie: la magia di Suzhou

A sud del fifiume Azzurro si trova Suzhou. Ogni angolo verde racconta una storia e si entra nel “Paradiso in Terra” preferito dagli antichi letterati cinesi

I giardini che recitano poesie: la magia di Suzhou

Suzhou è situata sulle rive del Lago Taihu, occupa una superficie totale di 8.488 chilometri quadrati e ha 6 milioni di abitanti. Il suo nome deriva dalla montagna situata a sud-ovest della città, Gu Su. Costruita nel 514 a.C., Suzhou ha alle spalle una storia di oltre 2500 anni. La città è nota per i suoi bellissimi giardini, e si usa dire che “i giardini nella regione a sud del Fiume Azzurro sono i più belli del mondo, i giardini di Suzhou sono i più belli della regione a sud del Fiume Azzurro”. Anche i maestosi parchi imperiali e i raffinati orti privati fanno parte degli antichi giardini cinesi. I primi si trovano per la maggior parte a Beijing, i secondi a Suzhou. A motivo delle differenze politiche, economiche, culturali, naturali e geografiche, fra i giardini imperiali e quelli privati esistono evidenti diversità di stile e disposizione.

I giardini imperiali sono rinomati per la loro grandiosità e magnificenza, mentre quelli di Suzhou sono celebri per essere piccoli, graziosi e raffinati. C’è da dire che i giardini imperiali hanno però spesso ripreso le innovazioni e la tecnica dai giardini di Suzhou. Generalmente i giardini privati sono piccoli, con giochi d’acqua, rifacimenti di montagne e molti uccelli, proprio come nelle poesie di epoca Tang e Song. Ci sono poi collinette artificiali, piante, padiglioni, terrazze e laghetti, il tutto concentrato in uno spazio ridotto.

Una lunga storia

I giardini di Suzhou vantano una lunga storia, le loro origini possono essere fatte risalire al VI secolo a.C. al periodo delle “Primavere e autunni”, ma il momento di maggiore splendore si ha nel XVI e nel XVIII secolo, con oltre 200 siti. Diversi giardini sono ancora oggi conservati egregiamente, tanto che Suzhou gode della fama di “paradiso in terra”. I giardini di Suzhou sono divisi in tre categorie: i giardini delle residenze private, della periferia e dei templi. La maggior parte è situata nelle residenze private, raffinate e deliziose creazioni realizzate da nobili, eunuchi e ricchi commercianti. Zhuozheng, Liuyuan, Wangshi e Huanxiu, nati nel periodo di massima fioritura dei giardini di Suzhou, rappresentano i tipici giardini classici della città: la raffinatezza, l’eleganza artistica e le ricche connotazioni culturali che li contraddistinguono li hanno resi la quintessenza dei giardini classici di Suzhou.

I quattro grandi giardini, Canglangting, Shizilin, Zhuozhengyuan e Liuyuan, mettono in luce rispettivamente gli stili artistici tipici delle dinastie Song, Yuan, Ming e Qing. Molto rinomati sono anche i giardini di Wangshi e Ouyuan. Entrare in un giardino di Suzhou è come immergersi in un’antica poesia. Essi sono la grande metafora umana dell’immenso e dell’impercettibile, del vuoto e del pieno, nonché una metafora letteraria, artistica, architettonica e sociale. I letterati dell’antichità hanno donato uno spirito ai giardini. Per esempio, il giardino Zhuozheng fu prima la residenza di Lu Guimeng, poeta della dinastia Tang, poi il ritiro di Wang Xianchen, grande soprintendente imperiale della dinastia Ming. Tutti i proprietari dei giardini avevano una sconfinata cultura, scrivevano poesie e dipingevano. Anche le varie epigrafi e targhe non vanno trascurate: se equiparassimo un giardino a un occhio, le varie decorazioni ne rappresenterebbero la pupilla, luminosa come l’anima del costruttore, gratificato e silenzioso.

Nei giardini di Suzhou le abitazioni sono parti integranti, si possono ammirare, visitare e abitare, ed è un concetto edilizio consono a Suzhou, città assai affollata e priva di polmoni verdi. I giardini evidenziano i tratti caratteristici dell’edilizia popolare della regione a sud del Fiume Azzurro delle dinastie Ming e Qing, e riflettono in maniera realistica l’alto livello delle residenze di quel periodo. Successivamente, hanno influenzato lo stile edilizio di tutte le città nella regione a sud del Fiume Azzurro, promuovendo anche lo sviluppo dell’architettura popolare del Paese. Il Giardino Zhuozheng è considerato la punta di diamante dei giardini, è un giardino privato dal caratteristico stile di Jiangnan (regione a sud del Fiume Azzurro) e uno dei quattro maggiori giardini classici cinesi (gli altri sono il Palazzo d’estate di Beijing, la Residenza estiva di Chengde e il Giardino Liuyuan di Suzhou).

Fu dimora, dicevamo, del poeta Lu Guimeng della dinastia Tang. Tutte le stanze e i padiglioni del giardino hanno nomi legati al fiore di loto, che simboleggia il distacco dalla fama e dal denaro. La Collina della Tigre si trova a 3 chilometri a nord di Suzhou. Dalla collina è possibile ammirare 18 diversi paesaggi, ognuno dei quali ha la propria storia e leggenda. La collina è anche sormontata da una torre alta 47,5 metri e vecchia di mille anni.

Quattrocento anni fa cominciò a pendere da un lato ed oggi è famosa per questa sua caratteristica: è il simbolo di Suzhou.

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