I russi nella centrale di Zaporizhzhia: ecco cosa stanno facendo

Ufficiale la definitiva conquista della centrale di Zaporizhzhia da parte dei russi. Secondo Mosca la situazione è tranquilla, gli ucraini invece denunciano condizioni di lavoro pericolose ed estreme per gli operatori

I russi nella centrale di Zaporizhzhia: ecco cosa stanno facendo

La centrale nucleare di Zaporizhzhia è da questa notte in mano russa. A confermarlo è stato da Mosca il ministero della Difesa, secondo cui gli ultimi resistenti ucraini all'interno della struttura si sono arresi. Si trattava di 240 uomini che alla fine hanno deciso di deporre le armi. La notizia è stata ufficializzata anche da parte di Kiev. Un dettaglio di non poco conto: nei giorni scorsi la battaglia attorno la centrale ha fatto temere il peggio a tutta Europa.

Mosca: “Situazione sotto controllo”

Per i russi la questione adesso è definitivamente chiusa. Le truppe di Mosca erano arrivate nella zona di Zaporizhzhia la settimana scorsa. I soldati sono risaliti dalle coste del Mar d'Azov dopo le avanzate sulle città ucraine di Melitopol e Berdiansk, ripercorrendo il corso del Dnepr sulla sponda orientale.

Nella notte tra giovedì e venerdì scorso gli scontri ravvicinati tra esercito russo ed esercito ucraino. Questi ultimi hanno subito accusato Mosca di sparare ordigni in direzione della centrale. Un fatto potenzialmente molto grave. La struttura di Zaporizhzhia è la più grande del genere a livello europeo. Un'esplosione da queste parti o anche un minimo danno a uno dei reattori avrebbe potuto creare seri danni ambientali. “Si rischia un'esplosione grande sei volte quella di Chernobyl” ha tuonato nelle ore della battaglia il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

Era anche scoppiato un incendio che poi, per fortuna, si è rivelato lontano dalle aree più sensibili. Alle prime luci dell'alba di venerdì la Russia ha rivendicato il possesso della centrale. L'Aiea, l'agenzia Onu che si occupa della sicurezza nucleare, non ha notato alcuna alterazione del livello di radiazioni. La tensioni però sono andate avanti. Soldati ucraini e membri della sicurezza interna della centrale per circa una settimana hanno rifiutato di deporre le armi. Soltanto nelle scorse ore la battaglia si è definitivamente conclusa. Mosca ha fatto presente che 240 ucraini si sono arresi e ora la Russia controlla per intero la centrale. “La situazione è calma – hanno fatto sapere da Mosca – non ci sono rischi per la sicurezza. Tutti gli operatori sono regolarmente a lavoro”.

L'allarme di Kiev

Fin qui la versione russa. Dall'altra parte della barricata sono state espresse profonde inquietudini sia sulla sicurezza della centrale che degli operatori. In un comunicato del ministro dell'Energia ucraino, Herman Halushchenko, si è fatto presente che gli impiegati della centrale non sono riusciti in questi giorni a darsi il cambio e risultano stremati sia fisicamente che psicologicamente. “I membri dello staff della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono in ostaggio da quattro giorni – si legge nella nota del ministro – Ci sono circa 500 militari russi e 50 unità di equipaggiamento pesante all'interno della centrale. Il personale è fisicamente e psicologicamente esausto”.

Facciamo appello ai nostri partner internazionali – ha poi proseguito Halushchenko – affinché prendano tutte le misure per far ritirare le forze di occupazione russe dagli obiettivi militari conquistati e chiudano lo spazio aereo sull'Ucraina”. Secondo Kiev i russi starebbero impedendo il normale svolgimento del lavoro e il ricambio del personale, messo adesso sotto pressione e sottoposto a importanti carichi di lavoro. Circostanze che hanno nuovamente spinto il governo ucraino a lanciare un appello alla comunità internazionale.

L'importanza strategica di Zaporizhzhia

I russi per il momento sembrano attestati proprio nell'area della centrale, la quale si trova a circa 20 km dal centro di Zaporizhzhia. Non sembrano voler procedere, almeno per il momento, verso la città. Qui anzi è previsto l'arrivo dei civili sfollati da Mariupol, ammesso che i corridoi umanitari dalla città assediata e martoriata da giorni riescano effettivamente a realizzarsi.

Possibile quindi che la centrale nucleare per i russi sia importante soprattutto sotto il profilo del controllo delle risorse energetiche dell'Ucraina, prima ancora che sul fronte

militare. Avere il controllo della più grande centrale nucleare europea permetterà a Mosca di avere in pugno una risorsa fondamentale per il controllo del Paese. E questo anche in ottica di future (eventuali) trattative.

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