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Iran, bandiera Usa bruciata in parlamento al grido di "Morte all'America!"

Dopo l'annuncio di Trump di ritirarsi dall'accordo sul nucleare, in Iran serpeggia di nuovo il sentimento di rabbia nei confronti degli Stati Uniti. Il rischio è che le ali più oltranziste degli apparati iraniani prendano il sopravvento sulla linea di Rohani

Iran, bandiera Usa bruciata in parlamento al grido di "Morte all'America!"

L'Iran inizia a rispondere all'annuncio di Donald Trump sull'uscita dal nucleare iraniano. Al grido di "Morte all'America", storico slogan della rivoluzione islamica, alcuni parlamentari hanno dato fuoco a un foglio con una bandiera americana (guarda il video).

È quanto è accaduto al Parlamento di Teheran, come ha riferito l'agenzia di stampa iraniana Tasnim. Un gesto che dimostra quanto la tensione sia alta in tutto il Paese degli Ayataollah.

Il rischio ora è che la decisione del presidente Usa sul ritiro dall'accordo sul nucleare inneschi una catena di reazioni in cui l'ala più oltranzista dell'Iran prenda il sopravvento. Il presidente Hassan Rohani, in risposta all'annuncio di Trump, ha minacciato di riprendere l'arricchimento dell'uranio. "Ho dato istruzioni all'organizzazione iraniana per l'energia atomica per intraprendere le misure necessarie a future azioni in modo che, se necessario, potremo riprendere l'arricchimento senza limiti". Ma ha anche espresso segnali di apertura in favore del mantenimento dell'accordo: "Aspetteremo diverse settimane prima di applicare questa decisione. Parleremo con i nostri amici e alleati, con altri membri dell'accordo sul nucleare".

Un segnale che indica la volontà di Teheran di non isolarsi del tutto. E che potrebbe essere una strategia vincente per riuscire a mantenere quella credibilità internazionale raggiunta grazie alla firma del patto nel 2015 con le potenze del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite più la Germania. Gli Stati europei, la Cina e la Russia sperano di mantenere l'accordo e si sono augurati che dall'Iran non vi siano reazioni negative. Ma di certo, la decisione del presidente Usa segna una linea di svolta. Moti segmenti dell'Iran non vogliono che Rohani aspetti oltre.

I raid israeliani in Siria e il ripristino delle sanzioni sono atti che, secondo le ali più radicali, non possono essere lasciati impuniti.

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