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Jihadi John violento fin da ragazzo: "In psicoterapia al liceo per scatti d'ira"

Il boia dell'Isis, il londinese Mohammed Emwazi, seguiva corsi per controllare l'aggressività. L'ex professoressa: "Litigava spesso con i compagni"

Jihadi John violento fin da ragazzo: "In psicoterapia al liceo per scatti d'ira"

Da due giorni, Jihadi John, il boia dell'Isis, ha un nome e un cognome: Mohammed Emwazi. I servizi d'intelligence del Regno Unito lo hanno identificato dopo mesi di lavoro sulle tracce audio delle esecuzioni, fin dalla prima - in agosto - del giornalista americano James Foley, quando quell'accento britannico non passò inosservato.

Il 27enne londinese, di origini kuwatiane, è il tagliagole più mediatico di Abu Bakr al Baghadi, l'uomo simbolo della furia di Daesh. E oggi, forse per stigmatizzare la paura verso l'avanzata del Califfato, o forse per cercare di conoscere sempre meglio il proprio nemico (così da sconfiggerlo), l'Occidente scava nel passato di uno degli uomini di punta dello Stato Islamico, ora un poco meno fumoso.

Mohammed Emwazi, quando frequentava il liceo a Londra, seguiva ciclo di psicoterapia perchè non era in grado di controllarsi e denotava un'eccessiva aggressività, litigando continuamente con i compagni. A rivelarlo, alla Bbc, è stata un'insegnante dell'istituto tecnico Quintin Kynaston di Saint John's Wood, nella zona nord di Londra, frequentato all'epoca dal futuro Jihadi John.

L'identità della fonte scolastica non è stata rivelata, ma la donna ricorda l'alunno come "adorabile" e determinato a riuscire nella vita adulta. Seppur non proveniva da un ambiente familiare problematico, Mohammed "si arrabbiava spesso e gli serviva parecchio tempo per calmarsi".

"Decidemmo di lavorarci soprae come scuola ci impegnammo molto per aiutarlo a gestire la collera e a controllare le proprie emozioni" racconta la professoressa, che sottolinea infine i bei voti e la valutazione positiva conclusiva con la quale Emwazi si diplomò presso l'isitituo.

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