Negligenza nel caso dell'arbitrato fra Bernard Tapie e la banca Credit Lyonnais. È l'accusa mossa dalla Corte di Giustizia francese alla direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, che nel 2008 da ministro dell'Economia chiuse con un arbitrato milionario il contenzioso tra l'ex presidente del Marsiglia Calcio (anche imprenditore e poi attore) e la banca francese, con un riconoscimento a Tapie di cinquecentotrentuno milioni di dollari per la consulenza nella cessione del marchio sportivo Adidas. Un brutto infortunio per chi fino ad oggi ha predicato rigore e rispetto per le regole.
Nell'ambito del medesimo procedimento è finito sotto inchiesta anche il suo ex capo di gabinetto, Stephane Richard, attualmente Ceo del gruppo colosso nazionale di telecomunicazioni Orange ed ex ad di France Telecom: le accuse sono di truffa e favoreggiamento. Il numero uno del Fmi, al termine dell'interrogatorio (il quarto dall'inizio delle indagini), poco prima di imbarcarsi su un volo per rientrare a Washington, ai cronisti che l'attendevano si è detta serena e per nulla intenzionata a dimettersi.
Secondo quanto ammesso alla France Presse dal suo legale, Yves Repiquet, la Lagarde si sarebbe appellata alla decisione dei pm, il che non le impedirebbe di continuare a ricoprire il suo ruolo al Fmi. La legge francese in questo senso è chiara: i magistrati mettono qualcuno sotto indagine formale quando credono che vi siano indicazioni di illeciti, il che non conduce automaticamente ad un processo. È sospettata di essere andata al di là delle prerogative proprie del suo ruolo di ministro, decidendo di risolvere il caso con un arbitrato anziché affidandosi alla giustizia ordinaria. Inoltre i magistrati hanno analizzato anche la singolare volontà del ministero dell'economia che scelse di non fare ricorso contro la sentenza pur essendo parte in causa, in quanto titolare della stessa società che raggruppò i debiti del Credit Lyonnais dopo il procedimento di nazionalizzazione.
La negligenza da parte di un funzionario del governo che rende possibile l'appropriazione indebita di fondi pubblici è punibile con una multa di circa ventimila dollari e fino a un anno di carcere. Tra l'altro lo stesso Tapie è sospettato, assieme al suo legale, di aver intrattenuto rapporti particolari con il presidente del collegio arbitrale, Pierre Estoup, al momento della procedura di arbitrato. Tutti e tre sono ora sotto inchiesta formale per possibili frodi.
Il nome della signora Lagarde, già ministro dell'economia nel governo Sarkozy, diventata direttore generale del Fondo nel 2011 dopo il presunto scandalo sessuale che coinvolse il suo predecessore francese Dominique Strauss-Kahn, è spuntato anche in relazione alla lista di illustri evasori
greci (accusati di aver spedito venti miliardi di euro in Svizzera) che nel 2012, in piena eurocrisi, costò l'arresto e un processo per direttissima al giornalista che la pubblicò per prima, Kostas Vaxevanis.twitter@FDepalo
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