L'annuncio della Casa Bianca: Trump vuole incontrare Putin

La portavoce della Casa Bianca dopo le sanzioni Usa contro personalità legate al Cremlino, conferma quanto sostenuto da giorni. Il presidente Trump vuole ancora incontrare Putin, "ma dipende dalle azioni dei russi"

L'annuncio della Casa Bianca: Trump vuole incontrare Putin

Donald Trump e Vladimir Putin. Un rapporto difficile che i due leader vorrebbero migliorare, ma sembra sempre che ci sia qualcuno delle rispettive classi dirigenti disposto a remare contro. Il presidente Usa, negli ultimi giorni, ha fatto importanti aperture nei confronti del leader del Cremlino e ha anche proposto, nella telefonata del 20 marzo, di incontrarsi alla Casa Bianca. Il presidente russo si disse pronto a volare a Washington, ma poi il caso-Skripal ha cambiato i piani. Il Regno Unito ha chiesto misure drastiche contro la Russia, in particolare con l'espulsione dei diplomatici. E gli Stati Uniti, forse più per uno scambio su altri dossier, hanno accolto l'invito di Londra espellendo i diplomatici.

Oggi è arrivato anche l'annuncio di un nuovo inasprimento delle sanzioni contro personalità russe legate al Cremlino e società bancarie e commerciali in diversi settori. Come scritto su Gli Occhi della Guerra, "tra i nomi figura anche l’oligarca Oleg Deripaska (vicinissimo a Putin), l’ex genero del presidente, Kirill Shamalov, il senatore Suleiman Kerimov e il capo del gruppo “Renova” Viktor Vekselrberg". A questi nomi, si aggiungono anche una banca e un'azienda che commercia armi. Tutti inclusi in una presunta rete che gli Stati Uniti considerano parte dei piani della Russia per colpire l'Occidente.

Donald Trump non ha mai sostenuto una linea dura contro il Cremlino. Ma la scure del Russia-gate che pende sulla testa appena si muove a favore del suo omologo a Mosca, gli impone cautela. Lo Stato profondo ha trovato uno strumento terribile, quanto efficace, per evitare aperture eccessive di Trump con Putin. E nello stesso tempo, i falchi che hanno preso possesso dell'amministrazione americana, lo inducono continuamente ad approvare queste operazioni che congelano ogni tentativo di dialogo.

Ma il dialogo, per Trump, resta una priorità. Anche oggi, dopo le sanzioni. Come dichiarato da Sarah Sanders, portavoce della Casa Bianca, il presidente Usa "vuole avere un buon rapporto con la Russia, ma questo dipende da alcune delle azioni dei russi. Il presidente continuerà comunque ad essere duro, finché non si vedranno cambiamenti".

A detta di Sanders, The Donald non ha cambiato idea sull'intenzione di incontrare Vladimir Putin alla Casa Bianca e questo è un ottimo segnale. Ma l'idea è che ci siano apparati che non vogliono che questo incontro avvenga. Alcuni per paura che il presidente Usa possa fare qualche dichiarazione o rivelare qualche informazione al suo invitato. Altri semplicemente per uno spirito russofobico che ricorda i tempi della Guerra Fredda, quando in America i russi erano visti come un incubo.

A chi gli chiede se ci sono ripensamenti dell'inquilino della Casa Bianca, la portavoce risponde: "Assolutamente no". "Vorremmo vedere un cambiamento nel comportamento della Russia. Vogliamo continuare ad avere contatti e lavoriamo per costruire un rapporto migliore", ha aggiunto Sanders.

E a chi le fa notare un atteggiamento morigerato del presidente Trump nei confronti della Russia di Vladimir Putin - molti gli rimproverano il fatto che non si sia espresso pubblicamente in prima persona contro Mosca anche dopo il caso Skripal -, Sanders replica: "Noi parliamo a nome del presidente ogni giorno. Il presidente ha firmato e diretto queste azioni", riferendosi alle sanzioni odierne, "E questo dice molto".

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