Altro che aiuti, semmai trappole e tranelli per commettere altri crimini di guerra. A Kherson, città ucraina paragonata a Bucha per gli orrendi massacri che si sono compiuti, una vita è stata salvata per una fortunata coincidenza del destino. Un esplosivo è stato attaccato a un cartone di latte che faceva parte di un pacchetto di aiuti umanitari russi ricevuto da una donna della città come riferito da fonti locali. Nel momento in cui ha aperto le provviste che le erano state date, è fuggita impaurita dopo aver visto l'ordigno all'interno del contenitore.
Cosa è successo
La vicenda è stata ricostruita da Newsweek: il figlio della fortunata signora ancora viva, ha raccontato ai media locali che la madre pensionata aveva portato in casa un pacco di aiuti ricevuti dai militari russi anche se la raccomandazione era stata ferrea: non accettare nulla. I residenti della città hanno già rifiutato, più volte, questi pacchi con cibo e viveri sin dal primo giorno di occupazione da parte delle truppe russe. Adesso che la situazione si fa sempre più disperata, alcuni abitanti li stanno accettando più spesso nonostante i numerosi rischi che corrono. La signora ha affermato che tra i prodotti, che includevano olio e cereali, c'era anche un pacchetto di latte sembrava fosse già stato aperto.
Quel campanello d'allarme
Qualcosa che non andava c'era, e la signora se n'era accorta sin da subito. "Mia madre ha visto che la torsione nel latte non era ermetica, pensava che qualcuno l'avesse già bevuto, che potesse essere viziato", ha raccontato il figlio ai media locali. A quel punto, l'amara scoperta: "L'ha svitato con cura e ha visto qualcosa come un filo e me lo ha mostrato". Le immagini pubblicate su In Kherson mostrano il cartone del latte con all'interno quello che sembra essere un ordigno esplosivo improvvisato. L'uomo ha sottolineato che la madre è stata molto fortunata per non essere saltata in aria.
Nessun commento russo
Gli utenti di un gruppo Facebook di Kherson hanno riferito che il cibo distribuito è spesso inadatto al consumo e oltre la data di scadenza. Newsweek ha contattato il ministero della Difesa russo per un commento che, per il momento, non è mai arrivato. Il 13 aprile, su un grupoo Facebook chiamato "Our Kherson" sono stati segnalati diversi casi di intossicazione alimentare da cibo distribuito dalle forze russe con due persone che sarebbero morte. All'inizio di aprile, Denys Monastyrsky, il ministro degli interni ucraino, ha affermato che le truppe russe hanno preso di mira le case dei dipendenti statali e nascosto trappole esplosive nei loro veicoli e nelle abitazioni. Nel frattempo, Kherson sembra destinata a diventare teatro di una guerriglia tra combattenti della resistenza ucraini e occupanti russi.
"Genocidio del popolo ucraino"
Pochi giorni fa, le truppe di un'unità di polizia di Rosgvardia hanno issato la "bandiera della vittoria" rossa ,una bandiera dell'era sovietica, sul pennone principale nel "Vicolo della gloria" della di Kherson in segno di vittoria. "A Kherson si sta consumando un vero e proprio genocidio del popolo ucraino. Spariscono le persone, alcune vengono rilasciate, altre no, di tanti non si sa più nulla. Vengono distrutti edifici di rilevanza architettonica e storica, qualsiasi cosa riguarda l'Ucraina viene bombardata, perfino i negozi di souvenir", ha affermato all'AdnKronos Yevhen Kuse, rappresentante dell'Unione cristiano-democratica nella regione di Kherson.Complicata, poi, la situazione umanitaria perché i russi hanno bloccato tutte le possibilità di portare gli aiuti in città, inutili anche i tentativi fatti dal governo ucraino.
"Mancano le medicine negli ospedali, nelle farmacie: se qualcuna ne arriva in città è solo grazie ai volontari che in tutti i modi possibili, sulle loro auto, provano a passare i posti di blocco. Non solo. Impossibile consegnare anche il cibo, così come le grivne (moneta ucraina, ndr) che stanno tentando di sostituire con i rubli".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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