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Letture: alcuni libri consigliati dalla Cina

La rubrica "Letture" propone una serie di libri per capire il mondo seguendo il punto di vista cinese

Letture: alcuni libri consigliati dalla Cina

Di seguito una serie di libri per capire e analizzare il mondo seguendo un punto di vista diverso dal solito.

"I Briganti" di Shi Nai’an

I Briganti è un romanzo storico attribuito a Shi Nai’an, ed è considerato uno dei quattro grandi romanzi classici della letteratura cinese. Il romanzo, che fu completato durante la dinastia Ming, è ambientato nella fase finale della tarda dinastia Song (circa 1100 d.C.) e narra l’avventurosa epopea di una banda di 108 briganti capeggiati da Song Jiang, attivi lungo la riva di un lago ai piedi del monte Liang. L’intero libro può essere diviso in tre sezioni. Dal primo al quarantesimo capitolo vengono narrate le storie, indipendenti ma anche interrelate, di vari briganti. Dal quarantunesimo all’ottantesimo capitolo, gli eroi, dopo essersi radunati sul monte Liang, scatenano una serie di guerre contro funzionari tiranni di città vicine, e infine accettano la proposta di amnistia e arruolamento da parte della corte Song. Dall’ottantunesimo al centoventesimo capitolo, su ordine della corte imperiale, i briganti si impegnano a reprimere rivolte contadine ma, una volta concluso il loro compito, la corte si sbarazzerà di loro: la maggior parte dei briganti verrà perseguitata e condannata a morte.

Rispetto al Romanzo dei Tre Regni, questo testo descrive in modo meno incisivo la situazione politica e le scene di guerra, per concentrarsi maggiormente sulla descrizione dei personaggi e della vita urbana. Tra i personaggi principali del monte Liang, quelli che hanno una personalità più distinta sono certamente Song Jiang, Lin Chong, Wu Song, Lu Zhishen e Li Kui. Un detto in cinese afferma: “Non leggere I Briganti quando sei giovane, non leggere il Romanzo dei Tre Regni quando sei vecchio”. I giovani non dovrebbero leggere il primo dei due romanzi poiché finirebbero con l’ammirare senza un criterio la forza e la lealtà personale, con il rischio di ingenerare in loro un ec- cessivo desiderio di ribellione; d’altro canto, gli anziani non dovrebbero leggere il Romanzo dei Tre Regni, perché i personaggi descritti nel libro sono bravi ad ingannare e a fare imbrogli. Gli anziani dovrebbero invece vivere in pace i loro ultimi anni di vita, senza stare a pensare di scavare la fossa agli altri... Beh, tali affermazioni sono volutamente esagerate, per cui i lettori possono gustare questi due capolavori della letteratura cinese in tutta tranquillità!

"Ventiquattro ore a Chang’an" di Ma Boyong

Il libro narra una storia di lotta al terrorismo ambientata durante la dinastia Tang. Un prigioniero nel braccio della morte, Zhang Xiaojing, viene temporaneamente liberato dalla prigione per 24 ore e gli viene ordinato di indagare su un imminente attacco terroristico contro Chang’an, la capitale della dinastia Tang. Durante l’indagine, emergono lotte di potere all’interno della corte rendendo sempre più evidente la crisi dell’impero. Sebbene questo sia solo un romanzo, l’autore ha cercato di raccontare con dovizia di particolari quella che era la vita quotidiana nella capitale della dinastia Tang.

"Midnight in Peking" di Paul French

Nel gennaio del 1937, dopo aver occupato la Cina nordorientale, l’esercito giapponese si preparava a invadere il sud del paese. In una fredda notte di quell’inverno, un corpo dilaniato venne abbandonato sotto la torretta dell’antica torre di guardia della città. I resti erano di Pamela, una ragazza non ancora ventenne, figlia di Werner, famoso sinologo ed ex console britannico in Cina. Il padre, affranto dal dolore, si ripromise di scoprire la verità. Tuttavia, con l’avvicinarsi della guerra, le autorità cinesi del tempo e quelle britanniche ostacolarono le indagini. Settantacinque anni dopo, Paul French fece luce sulla macabra vicenda ritrovando documenti che si pensava fossero andati perduti e rivelando, finalmente, l’identità dell’assassino.

"Un uomo che pianifica la fuga" di Kang Hua

Si tratta di una raccolta di storie fiabesche piene di innocenza nate dai dialoghi tra una madre amorevole e allegra e sua figlia, una bambina vivace e creativa.

Nel libro è raccontata la storia di alcuni animali che partecipano a un concorso di bellezza nella foresta, di un uovo ambizioso che non vuole diven- tare uno degli ingredienti della crema di riso, dell’“albero dei gatti” annaffiato con le lacrime della bambina e quel- la di due streghe, madre e figlia, che vivevano nascoste su una montagna.

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