Libia, Gentiloni frena ancora: "No ad avventure pericolose"

Il ministro in Senato: "Nessun intervento senza l'ok del Parlamento"

Libia, Gentiloni frena ancora: "No ad avventure pericolose"

Mentre Renzi prende tempo con gli Stati Uniti, Paolo Gentiloni frena su un eventuale intervento in Libia. "Lavoriamo per rispondere ad eventuali richieste di sicurezza del governo libico, niente di più niente di meno, nel rispetto della Costituzione e solo dopo il via libera del Parlamento", assicura riferendo al Senato.

"Il governo non si farà trascinare in avventure inutili e perfino pericolose per la nostra sicurezza nazionale", ha aggiunto il ministro degli Esteri, "Non è sensibile al rullar di tamburi e a radiose giornate

interventiste ma interverrà se e quando possibile su richiesta di un governo legittimo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni al Senato aggiungendo che bisogna "combinare fermezza, prudenza e responsabilità".

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