Londra pronta alla guerra: ora prepara l'attacco in Libia

La Libia chiede aiuto internazionale per proteggere i pozzi di petrolio. L'Inghilterra è pronta a lanciare entro alcune settimane un attacco contro l'Isis a Sirte

Londra pronta alla guerra: ora prepara l'attacco in Libia

I commando britannici "si preparano" a lanciare entro alcune settimane un attacco contro l'Isis a Sirte. Lo scrive il Daily Mail, precisando che le forze speciali Gb si uniranno a quelle francesi e americane. I militari britannici verranno impiegati simultaneamente anche nell'operazione per riconquistare Mosul, la capitale del Califfato in Iraq.

All'offensiva, scrive il Daily Mail citando fonti militari di Londra, parteciperanno centinaia di militari britannici delle unità speciali Sas e Sbs. Il piano segreto verrà messo in atto tra poche settimane e vedrà la partecipazione di 70mila militari curdi e iracheni. L'offensiva in Iraq per riconquistare Mosul e tagliare le linee di collegamento dell'Isis con Raqqa, in Siria, sarà accompagnata dai bombardamenti aerei condotti dai B-52 statunitensi, recentemente dispiegati in Qatar e dai caccia della Raf. "L'obiettivo ora è entrare a Mosul, riconquistare Raqqa e allo stesso tempo colpire Sirte, in Libia, per non lasciare scampo" all'Is, ha spiegato la fonte al Daily Mail.

Il Consiglio presidenziale libico ha lanciato l'allarme sul rischio di potenziali attacchi terroristici contro i terminal petroliferi del paese, facendo appello alle milizie che difendono i pozzi di fare il possibile per respingere la minaccia. Il consiglio incaricato dalle Nazioni Unite di "traghettare" il paese verso la riconciliazione nazionale ha diramato ieri sera un comunicato da Tripoli, dove si è recentemente insediato, in cui chiede alle Guardie petrolifere di garantire la protezione dei campi. Le milizie petrolifere comandante da Ibrahim Jadhran - rimasto ferito pochi giorni fa in una attacco lanciato dallo Stato islamico contro un terminal petrolifero di Brega, nella Cirenaica - sono rimaste a lungo neutrali nella contesa del potere fra Tripoli e Tobruk, ma hanno recentemente annunciato l'intenzione di collaborare con il Consiglio di presidenza sostenuto dall'Onu.

Il comunicato diffuso dall'organismo guidato dal premier Fayez al Sarraj ha avvertito che gli attacchi saranno probabilmente condotti dalle milizie pro-Gheddafi e dai gruppi di ribelli africani come Adl Wal Musawah (Giustizia e uguaglianza) allo scopo di mettere in ginocchio il paese, considerando che il petrolio è fondamentale per le casse libiche.

Il Consiglio di presidenza invita i paesi vicini della Libia ad intensificare la cooperazione con Tripoli per sventare questi attacchi e fermare il flusso di "foreign fighters" (combattenti stranieri) "come parte degli sforzi nazionale per combattere l'Is e l'immigrazione illegale".

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