Lo Stato islamico starebbe allestendo una piccola flotta di “barchini esplosivi” che potrebbe indirizzare contro le navi della Marina militare Usa. È quanto ha dichiarato l'ex comandante supremo in Europa per la NATO, l’ammiraglio James Stavridis, durante una conferenza a San Diego.
“Lo Stato islamico ha dimostrato capacità di adattamento e non escludiamo un possibile attacco terroristico come quello avvenuto nel 2000 contro il cacciatorpediniere Uss Cole”.
Ormeggiato nel porto di Aden per rifornimento, il cacciatorpediniere missilistico classe Burke Uss Cole (nella foto), fu avvicinato da una piccola imbarcazione carica di 150 kg di C4. L’esplosione causò uno squarcio di 12 metri in altezza e 18 in lunghezza e la morte di 17 marinai oltre al commando suicida. La classe Burke, con corazza in kevlar e paratie metalliche doppie, è stata progettata per continuare a combattere anche dopo aver subito pesanti danni.
Le riparazioni durarono mesi, ma la Uss Cole ritornò in mare.
Le navi da crociera sono un obiettivo logico e redditizio - ha aggiunto Stavridis - ma attaccare una nave da guerra americana, conferirebbe un prestigio fino ad oggi mai raggiunto dallo
Stato islamico. E’ il simbolo da distruggere, piegare ed umiliare che cercano. Hanno già dimostrato di essere esperti nel diffondere il proprio brand nel mondo: la bandiera nera dell’Isis è l’immagine più scaricata dal web.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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