Londra, torna l'incubo terrorismo: sventati due attacchi in 24 ore

Nella giornata di ieri sono stati sventati due attacchi terroristici a Londra. Prima è stato arrestato un uomo con dei coltelli, poche ore dopo altre sei persone

Londra, torna l'incubo terrorismo: sventati due attacchi in 24 ore

Torna l'incubo attentati a Londra. Scotland Yard ha reso noto di aver sventato due piani terroristici in appena 24 ore: il primo, con l'arresto di un 27enne armato di coltelli, ieri, a due passi da Westminster; il secondo poche ore più tardi, quando sono state arrestate sei persone ed è rimasta ferita una donna, che indossava un burka.

Quando i poliziotti si sono avvicinati per soccorrerla la donna avrebbe gridato: "Non toccatemi". A un mese dall'attentato sul ponte di Westminster e quando mancano cinque settimane alle elezioni anticipate dell'8 giugno, Londra torna quindi in stato di allerta. "E' stata una giornata straordinaria per Londra", ha ammesso il vicecommissario Neil Basu, confermando i sei arresti avvenuti nella notte.

Nel tardo pomeriggio di giovedì, la polizia ha fatto irruzione in un caseggiato a Harlesden Road, nel quartiere di Willesden: prima gli agenti hanno lanciato gas lacrimogeni all'interno, poi hanno aperto il fuoco. "Hanno portato via una donna in burka, abbiamo visto che era ferita", ha raccontato un testimone. Non è stata rivelata l'identità, né la nazionalità della donna, che però non è stata ancora arrestata considerate le sue condizioni.

Con lei, sono stati fermati due giovani, di 20 e 16 anni, insieme a un'altra ventenne, mentre un'altra donna, di 43 anni, è stata arrestata nella contea del Kent. Altre due persone, entrambe 28enni, sono state arrestate successivamente, quando hanno fatto rientro nell'appartamento a Willesden. Tutti, ha reso noto Scotland Yard, sono stati fermati perchè sospettati di star progettando un attentato, ma l'operazione non ha alcun legame con il tentato attacco sventato a Westminster.

Scotland Yard ha spiegato in una conferenza stampa che il raid a Willesden è arrivato al termine di una lunga operazione che ha permesso di sventare un attacco. Una vicina, Alexandra Sabanov, che vive nella casa accanto a quella perquisita, ha raccontato che nell'appartamento viveva una coppia di musulmani di origine asiatica, assidui frequentatori della moschea. "Penso avessero la mia età, 28 anni. Parlavano inglese... un inglese proprio come il nostro, con accento britannico, londinese, come il nostro", ha spiegato. La coppia, ha aggiunto, aveva forse un bambino, di cui però non è risultata traccia.

Il giovane fermato a Wesminster, Mohammed Khalid Omar Ali, portava invece coltelli e rimane in stato di fermo: è sospettato di "preparazione e istigazione ad atti terroristici". L'uomo era seguito dalla polizia e dagli uomini dei servizi segreti, l'MI5. Un'inchiesta nata -secondo i media britannici- da una soffiata di qualcuno che gli era vicino. L'uomo sarebbe un londinese ma nato all'estero, con studi a Tottenham. "L'hanno fermato e perquisito nell'ambito di un'inchiesta in corso dell'antiterrorismo", ha detto Basu, senza aggiungere ulteriori dettagli.

L'arresto è avvenuto vicino al luogo dove un mese fa, il terrorista, Khalid Masood, un 52enne convertito all'Islam, travolse con la sua auto alcuni passanti e poi uccise l'agente Keith Palmer, che aveva tentato di bloccarlo all'entrata del Parlamento.

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