Guerra e crisi economica, ma l'Ue pensa anche ai fondi per i rom

Embargo e fondi da destinare alle comunità rom, ecco di cosa si è parlato a Strasburgo

Guerra e crisi economica, ma l'Ue pensa anche ai fondi per i rom

Embargo totale sulle importazioni dalla Russia di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas, e fondi da destinare alle comunità rom. Questi alcuni degli argomenti dibattuti nella sede del parlamento Ue, argomenti che non hanno mancato di provocare qualche polemica, specie per la difficile situazione economica in cui si trovano molti degli stati membri, fra quali anche l'Italia.

Via libera sull'embargo

Per quanto concerne le sanzioni alla Russia, c'è il via libera del parlamento europeo alla risoluzione di maggioranza che chiede maggiori sanzioni nei confronti di Mosca, includendo l'import di energia. Si parla di embargo totale e immediato sulle importazioni dalla Russia di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas.

Approvato, infatti, l'emendamento avanzato da Ppe, S&D, Renew, Greens e Ecr, in cui viene chiesto, oltre all'embargo, anche l'abbandono dell'utilizzo dei gasdotti Nordstream 1 e 2. Rivolgendosi ai paesi Ue, Strasburgo ha quindi richiesto la piena attuazione delle sanzioni contro la Russia, mentre in Aula alcuni deputati hanno addirittura avanzato la proposta di escludere la Russia dal G20.

Slittata la decisione in merito al quinto pacchetto di sanzioni, tuttavia la strada appare tracciata, sebbene molte delle armi economiche utilizzate per colpire Mosca stiano di fatto provocando problemi agli stessi paesi europei.

L'Europa parla dei rom

Sta facendo discutere un altro degli argomenti trattati dal parlamento europeo, che ha deiso di concentrare la propria attenzione sulle presunte discriminazioni nei confronti delle comunità rom. In un momento come questo, in cui i paesi europei guardano con preoccupazione al conflitto fra Russia ed Ucraina, e nello specifico il popolo italiano si trova in piena crisi economica e sociale, l'argomento dibattuto nell'Aula di Strasburgo ha creato qualche polemica.

"Tra i milioni di persone che hanno cercato rifugio nell'Ue e nei Paesi vicini dalla guerra di Putin, si stima che 100 mila siano rom. Anche il numero degli sfollati interni è in forte aumento", hanno dichiarato in una nota congiunta la vice presidente della Commissione europea Vera Jourova, il commissario europeo per l'Uguaglianza Helena Dalli ed il commissario europea per l'Allargamento Oliver Varhelyi.

La scelta del parlamento europeo, che arriva in concomitanza della Giornata internazionale dei rom (8 aprile), è stata contestata in aula dall'eurodeputata della Lega Silvia Sardone. "In un contesto di una guerra violentissima e di una estrema difficoltà per le imprese e le famiglie colpite dalla crisi energetica il Parlamento di cosa discute?", si domanda in una nota la rappresentante del Carroccio. "Della situazione delle comunità rom emarginate nell'Unione europea. Per l’ennesima volta l’Europa dimostra di avere strane priorità".

Non si tratta, peraltro, di un caso isolato, dato che, spiega Silvia Sardone, già durante la pandemia gli eurodeputati erano stati chiamati a votare su una proposta avente come titolo "Combattere gli atteggiamenti negativi nei confronti delle persone di origine rom in Europa". Non solo, prosegue l'eurodeputata, visto che anche nel novembre del 2021 il Parlamento aveva discusso"di una presunta 'brutalità della polizia' contro i rom. Insomma la comunità rom", prosegue Sardone,"sembra periodicamente l’unica emergenza per l’Europa".

Per la questione rom l'Ue ha già speso miliardi di euro in pochi anni, rivela nella nota la rappresentante della Lega. "In risposta a una mia interrogazione, ho scoperto che nell'ambito del Fondo sociale europeo 2014-2020 sono stati destinati 1,5 miliardi di euro (di cui 108,5 milioni in Italia) all'integrazione socioeconomica delle comunità, tra cui i Rom", spiega Sardone."Inoltre sempre per lo stesso periodo sono stati assegnati 1,4 miliardi di euro, provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale, a priorità di crescita inclusiva tra cui le comunità rom". Ecco il motivo per il quale, in particolar modo in un momento storico così difficile, sarebbe poco opportuno destinare alle comunità rom ulteriori fondi."Non crediamo francamente che ci sia l'urgenza di sprecare altri miliardi di euro per chi, molto spesso, è nelle cronache per consolidate attività delinquenziali", nè "troviamo giusto che si creino trattamenti di favore per i rom nell'accesso al lavoro o alla casa", si legge ancora nel comunicato.

La situazione che si può toccare con mano nel nostro Paese rivelerebbe l'inadeguatezza di una scelta del genere. "Visitando i campi rom in Italia", racconta Sardone,"vediamo spesso alcuni bambini che non vengono mandati a scuola per essere, purtroppo, indirizzati ad attività come i furti e gli scippi".

Nonostante il fatto che in Europa si continui a parlare di inclusione e lotta all'emarginazione, dichiara in conclusione l'eurodeputata del Carroccio, "troviamo alcune comunità rom che, quasi con orgoglio, dicono che non vogliono assolutamente integrarsi. Insomma siamo di fronte a una crisi senza precedenti, un'Europa seria si dovrebbe concentrare su ben altri temi".

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