Macedonia, ​gli immigrati assaltano i treni per entrare illegalmente in Europa

Dramma in Macedonia: ogni giorno da settimane, tra immondizia e violenze, migliaia di clandestini danno l’assalto a treni che dovrebbero portarli in Europa

Macedonia, ​gli immigrati assaltano i treni per entrare illegalmente in Europa

Arrivano dalla Macedonia una serie di immagini che ci riportano drammaticamente a un passato di guerra. Nella ex repubblica jugoslava ogni giorno da settimane, tra immondizia e violenze, migliaia di clandestini danno l’assalto ai treni che dovrebbero portarli in Europa. Le drammatiche immagini sono state scattate lungo i binari a Gevgelija, al confine con la Serbia, e fanno scattare un nuovo campanello d'allarme a Bruxelles dove gli euroburocrati non muovono un dito per fermare l'invasione.

Gli scatti di Boris Grdanoski della Associated Press raccontano la disperazione di centinaia di extracomunitari che tentano di salire sui treni dai finestrini. Alcune persone vengono schiacciate dalla calca davanti alle porte, altre ancora sono esauste e disperate per non essere riuscite a salire e per le quali si prevede un’altra notte in attesa all’addiaccio, lungo i binari. E tanti bambini, alcuni anche sorridenti, perché ignorano il dramma dei più adulti. Tutto intorno alla banchina strapiena di gente, si vedono cumuli di immondizia. Gli immigrati tentano di salire disperatamente a bordo a causa delle nuove leggi macedoni che danno a coloro che sono illegalmente nel Paese - da Grecia, Turchia e Bulgaria - la possibilità di restare per soli tre giorni nel Paese, dopo i quali verranno arrestati.

Il numero delle persone che entrano nell'Unione europea via terra attraverso i Balcani è in costante crescita. In questo scorcio di 2015 sono stati 54mila e potrebbero arrivare a 130mila alla fine dell'anno, rispetto ai 43mila dello scorso anno e dei duemila del 2012. Non soltanto dalla zone di guerra come la Siria, ma anche dal sud-est più povero dell’Europa. La meta privilegiata resta la Germania, che nei giorni scorsi ha avviato una campagna televisiva nei Paesi dei Balcani spiegando alla popolazione che se partono per motivi economici, non avranno quasi nessuna possibilità di ricevere asilo politico.

La cancelliera Angela Merkel, in una visita in Serbia il mese scorso, aveva promesso che l'Unione europea avrebbe aiutato l'Ungheria e i Paesi dei Balcani occidentali per far fronte al crescente afflusso di immigrati. L’Ungheria, che è la principale porta del Vecchio Continente da est, ha però risolto la questione da sola. Edificando un muro al confine serbo.

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