La Merkel, il fake sulla destra e la verità sulla "caccia allo straniero"

Le accuse dei media dopo le proteste a Chemnitz: "Caccia collettiva agli stranieri". Forti dubbi sulla veridicità del video-denuncia. Gli 007: "Usato perdistrarre l'attenzione dell'opinione pubblica"

La Merkel, il fake sulla destra e la verità sulla "caccia allo straniero"

Durante le proteste dell'estrema destra a Chemnitz non ci siano state "cacce collettive" agli stranieri. In un'intervista, pubblicata oggi dalla Bild, il capo dei servizi interni della Germania, Hans-Georg Maassen, smentisce pubblicamente Angela Merkel. E bolla come fake news le ricostruzioni fatte dalla cancelliera tedesca. "Non ci sono prove che il video, che circola su internet e mostra aggressioni commesse contro persone all'apparenza straniere, sia autentico", taglia corto Maassen. Non solo. I servizi segreti hanno anche "buone ragioni" per credere che si tratti di "una falsa informazione intenzionale" per "distrarre l'attenzione dell'opinione pubblica dall'omicidio" di Daniel, il 35enne tedesco di 35 ammazzato a coltellate da due rifugiati, un iracheno e un siriano ora in custodia cautelare.

Nei giorni scorsi tutti i giornali del Vecchio Continente hanno acceso i riflettori su Chemnitz. Tra gli oltre seimila partecipanti, che hanno sfilato in corteo grido "Il popolo siamo noi", una decina sono stati denunciati per aver fatto il saluto nazista. Ma contro la protesta organizzata da Alternative für Deutschland (AfD), a cui hanno partecipato frange dell'estrena destra, neo nazisti e hooligan, ll'accusa che è stata subito mossa di essere diventata l'occasione per far partire la "caccia allo straniero". Tanto che, al termine della manifestazione, sono stati soccorsi un afghano, un siriano e un bulgaro. "Tra le persone che hanno preso parte alla dimostrazione una cinquantina erano pronte alla violenza", ha confermatoil capo della polizia di Chemnitz, Sonja Penzel, raccontando che contro la polizia sono stati tirato sassi e bottiglie. Un video, pubblicato da un giornalista su Twitter e poi ripreso da tutte le emtittenti tedesche, aveva poi mostrato le violenze scoppiate in strada contro gli stranieri. "Quello che abbiamo visto (a Chemnitz, ndr) - aveva tuonato la Merkel in quei giorni - non ha posto in uno stato di diritto".

Ora, quanto accaduto durante la manifestazione dell'estrema destra, non è poi così cristallino. Sebbene uno dei giornalisti che avevano postato il video che denunciava la caccia allo straniero, abbia confermato alla stessa Bild di averlo realizzato proprio quel giorno a Chemnitz, i servizi segreti tedeschi lo hanno smontando non essendo nemmeno sicuri che sia "autentico". I primi dubbi sui resoconti apparsi sui media a riguardo delle cacce collettive dell'estrema destra erano stati sollevati dal governatore del Land della Sassonia, Michael Kretschmer, negando quasliasi "folla in collera, caccia collettiva e pogrom". Una ricostruzione che è stata ora confermata anche dall'Ufficio di protezione della Costituzione (Bundesamt fuer Verfassungschutz), servizio di informazione che mira a verificare eventuali attività contrarie alla Costituzione federale sul territorio tedesco. "Non abbiamo avuto informazioni affidabili secondo cui tali cacce collettive abbiano avuto luogo", ha affermato chiaramente Maassen smentendo pubblicamente la Merkel che lo scorso 28 agosto aveva appunto denunciato con forza "l'odio nelle strade" nei confronti degli immigrati.

Eppure, nonostante il report dell'intelligence, per il portavoce della Merkel, Steffen Seibert, "resta il fatto che esiste un filmato in cui si vedono persone di origine straniera perseguitate e minacciate". Anche se quel video è, probabilmente, un fake.

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