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Messico, giudice assolve da stupro perché l'assalitore non ha provato piacere

Ha sollevato proteste da tutto il mondo la sentenza del giudice messicano che ha assolto un 20enne dall'accusa di stupro perché "non ha provato piacere nell'atto sessuale"

Messico, giudice assolve da stupro perché l'assalitore non ha provato piacere

Un giudice messicano ha assolto un uomo dall'accusa di stupro perché non ha provato piacere nell'atto sessuale.

Diego Cruz, 20 anni, è accusato, assieme ad altri tre giovani di buona famiglia, di aver rapito una studentessa 17enne, che frequentava la loro stessa scuola privata, dopo la festa di capodanno del 2015 costringendola a salire su una mercedes e di averla stuprata in gruppo.

Il giudice Anuar Gonzalez Hemadi ha però stabilito che "un casuale toccare o palpeggiare non può essere considerato un atto sessuale, se non viene dimostrato che è stato fatto per soddisfare un desiderio sessuale. Secondo l'assurda interpretazione del giudice, quindi, uno stupro non è tale se il violentatore non ha provato piacere.

La sentenza, che ha lasciato allibita la corte di Veracruz, ha fatto rapidamente il giro di tutto il Paese, sollevando oltraggio e indignazione. Numerose proteste si sono sollevate in tutto il Messico contro il giudice Gonzales Hemadi. Gli attivisti per i diritti umani temono che questa assurda sentenza possa costituire un precedente per l'impunità nei futuri casi di violenza sessuale.

In molti hanno visto nella sentenza la conferma che nel Paese i diritti umani non sono tutelati, che il desiderio degli uomini è considerato più importante dell'integrità del corpo delle donne, e che in un Paese così corrotto la giustizia non vale per i ricchi che riescono sempre a evitare le punizioni.

In breve tempo la sentenza ha fatto il giro del mondo anche grazie ai social network che hanno amplificato la protesta. Sui social i quattro ragazzi, tutti maggiorenni, accusati dello stupro di gruppo sono stati soprannominati “Los Porkys”.

Diego Cruz, che era fuggito in Spagna ma poi era stato arrestato ed estradato in Messico, è accusato di aver toccato il seno della vittima e averla penetrata con le dita, ma il giudice l'ha assolto spiegndo che non ha agito con “intento carnale” e quindi non è colpevole di violenza sessuale. Due degli altri tre sospettati, invece, sono accusati di aver avuto rapporti sessuali con la 17enne.

Il padre della ragazza ha definito le motivazioni del giudice "abominevoli": "Se la sentenza verrà approvata, allora qualsiasi adulto potrà toccare un minore e farla franca semplicemente dicendo che che non l'ha fatto con lascivia e che non aveva intenzione di copulare".

Il procuratore ha già annunciato ricorso perchè la sentenza "viola i diritti di una vittima di aggressioni sessuali".

Nel frattempo, l'ondata di indignazione ha fatto sì che le autorità giudiziarie sospendessero il giudice che verrà sottoposto a un'investigazione.

Inoltre, secondo il Federal Judiciary Council, Cruz rimarrà in prigione finché non verrà stabilita la sentenza di appello.

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