Il giornale tedesco Welt am Sonntag, citando fonti dell’intelligence occidentali, sostiene che sarebbero “decine di migliaia” i passaporti in bianco sottratti dallo Stato Islamico nelle zone sotto il loro controllo in Siria, Irak e Libia.
Secondo il giornale sarebbe iniziata proprio in questi giorni la contraffazione dei passaporti rubati che potrebbero essere utilizzati anche dai terroristi per “superare i confini dell’Unione Europea in qualità di richiedenti asilo”. Per i non kamikaze i documenti sarebbero venduti nel mercato nero a 1.500 euro. Un business, quello dei passaporti, molto fiorente e sicuro per chi li acquista. Perché non si tratta di documenti falsi, ma di passaporti originali con tanto di timbri governativi.
Da tempo le autorità europee hanno allertato del pericolo concreto dei presunti rifugiati che viaggiano con documenti contraffatti. In particolar modo quelle tedesche avevano denunciato che circa il 30 per cento dei richiedenti asilo concesso ai rifugiati in fuga dalla guerra, usa passaporti siriani illegali anche se in realtà si tratta di cittadini afghani, iracheni, kosovari o nord africani.
“La massa di gente che viaggia verso l’Europa senza controlli rappresenta un rischio per la sicurezza”, ha spiegato Fabrice Leggeri, capo della Frontex, l’agenzia dell’Unione Europea che si occupa dei controlli di frontiera.
Non è un caso che almeno due terroristi di Parigi - quelli che hanno
cercato di colpire allo Stade de France la notte del 13 novembre scorso - hanno utilizzato dei passaporti siriani con false generalità per attraversare l’Europa, spacciandosi come rifugiati in fuga dalle violenze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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