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Migranti, aut-aut turco: "Ora vogliamo i visti"

Il premier Davutoglu ora minaccia la Ue: "Se non abolite i visti per i nostri cittadini, non potremo tenere fede alle nostre promesse"

Migranti, aut-aut turco: "Ora vogliamo i visti"

Ahmet Davutoglu passa all'incasso. Il primo ministro della Turchia atteso oggi a Strasburgo per un incontro con Jean-Claude Juncker ha ribadito nemmeno troppo velatamente che la Mezzaluna è pronta a fermare il flusso dei migranti solo se la Ue manterrà la parola data in merito all'esenzione dei visti per i cittadini turchi.

"Continuo a credere che avremo l'esenzione dai visti a giugno. Se non sarà così, allora di certo nessuno potrà aspettarsi che la Turchia mantenga i suoi impegni - ha spiegato il premier di Ankara - La Turchia è un interlocutore serio. Fa quello che ha promesso e non farà concessioni sulla realizzazione di ciò che le è stato promesso".

Davutoglu incontrerà oggi il presidente della Commissione Europea Juncker, per un bilaterale in cui farà il punto della situazione sull'accordo fra Ue e Turchia sui migranti entrato in vigore il 20 marzo scorso. Inoltre il primo ministro della Mezzaluna incontrerà il segretario generale del Consiglio d'Europa Thorbjorn Jagland e terrà un discorso dinanzi all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

Juncker, dal canto suo, ha garantito che la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi sarà concessa solo se Ankara implementerà il piano di contrasto all'immigrazione clandestina "rispettando tutti i criteri previsti dall'Unione europea", in particolare in materia di diritti umani. Diverse ong, infatti, denunciano gravissime violazioni dei diritti umani da parte delle autorità turche.

Ciononostante - o forse proprio per questo - la Commissione europea ha deliberato lo stanziamento di altri 110 milioni di euro a favore della Turchia per frenare il flusso delle partenze. La cifra va a sommarsi ai tre miliardi già promess ad Ankara.

@giovannimasini

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