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Migranti, Vienna contro l'Ue: "Usciremo dal piano di ricollocamenti"

L'Austria a muso duro con l'Europa: "Negli ultimi due anni accolti più migranti che in Italia in proporzione agli abitanti"

Migranti, Vienna contro l'Ue: "Usciremo dal piano di ricollocamenti"

Svolta nel governo austriaco sul tema delicato della redistribuzione dei richiedenti asilo. Poche ore dopo che da Bruxelles il ministro dell'Interno, il conservatore Wolfgang Sobotka, aveva annunciato che Vienna avrebbe accolto richiedenti asilo da Grecia e Italia per rispetto delle regole Ue sulla riallocazione, il ministro della Difesa, il socialdemocratico Hans-Peter Doskozil, ha proposto che l'Austria esca dall'accordo europeo e ha raccolto l'immediato placet dello stesso collega Sobotka. "Credo che l'Austria abbia già fornito un contributo umanitario sufficiente", ha dichiarato il titolare socialdemocratico della Difesa che domani proporrà il ritiro dall'accordo Ue in Consiglio dei ministri, secondo quanto riferisce la radio pubblica Orf.

La proposta è stata immediatamente sostenuta dal ministro dell'Interno Sobotka che a Bruxelles, alla riunione con i colleghi Ue, aveva dichiarato: "Ho l'obbligo di rispettare il processo a cui l'Austria ha aderito e questo non è accaduto finora. Il fatto che non sia d'accordo sul sistema delle riallocazioni è un'altra questione". Sobotka aveva aggiunto che "tutte le eccezioni legali sono state discusse" ma per l'Austria "non ci sono altre possibilità". "Avvieremo il processo. Ho già parlato con il ministro dell'Interno italiano e con il commissario Avramopoulos, che mi aveva esortato diverse volte", ha spiegato il ministro. Nell'accordo di redistribuzione l'Austria aveva accettato di farsi carico di 1.491 richiedenti asilo dalla Grecia e di 462 dall'Italia nell'ambito dell'intesa Ue del 2015 sul piano di riallocazione di 160.000 profughi. L'Austria si era detta disponibile ad accogliere un primo contingente di profughi, all'interno della quota di spettanza, di 50 minori non accompagnati dall'Italia dopo che l'Ue aveva già concesso una proroga di un mese a Vienna. Il ministro della Difesa Doskozil sostiene invece che l'Austria ha già fatto la sua parte perchè su una popolazione di 8,5 milioni di persone ha accolto nel 2015 90.000 richiedenti asilo e altri 30.000 nel 2016.

Socialdemocratici e conservatori, guidano un governo di Grosse Koalition, guidato da un cancelliere socialdemocratico, Christian Kern. Quest'ultimo per bloccare l'ascesa della destra xenofoba dell'Fpoe, avevano annunciato una stretta sugli immigrati.

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