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Minaccia Obama col machete: ​"Sono Gesù, rapirò i tuoi cani"

Ha attraversato l'America per arrivare col pick-up alla Casa Bianca. Era armato fino ai denti

Minaccia Obama col machete: ​"Sono Gesù, rapirò i tuoi cani"

"Sono Gesù, rapirò i tuoi cani". Il servizio americano di sicurezza presidenziale ha arrestato un folle che con il pick-up ha percorso migliaia di chilometri attraverso gli Stati Uniti, da Dickinson nel North Dakota fino a Washington passando per New York, al solo scopo di raggiungere la Casa Bianca per rapire almeno uno dei cani di Barack Obama, Bo, un esemplare maschio del tipo da acqua portoghese. O, meglio ancora, tutti e due, compresa cioè Sunny, una femmina più giovane della stessa razza.

Non è chiaro come ma, stando al network televisivo Nbc, lungo il percorso delle strambe intenzioni di Scott D. Stockert, 49 anni, sono venute a conoscenza le autorità del Minnesota, che lo hanno segnalato. Poco dopo che Stockert aveva preso una stanza in un albergo della Capitale, un gruppo di agenti hanno fatto irruzione all'interno e lo hanno sottoposto a interrogatorio. Ben presto si sono resi conto che c'era qualcosa che non andava in quell'uomo: sosteneva infatti di chiamarsi Gesù Cristo, di essere figlio di John Fitzgerald Kennedy e di Marilyn Monroe, e di volersi candidare alla presidenza degli Stati Uniti. Infine ha rivelato loro il proprio progetto, ma senza motivarlo. Alla domanda se avesse armi con sé, non ha fatto una piega e li ha condotti al camioncino: sotto al sedile posteriore teneva un fucile a pompa, una carabina calibro 22, oltre 350 proiettili, un machete dalla lama lunga una trentina di centimetri e un manganello. A quel punto gli hanno messo le manette e lo hanno portato via.

Comparso davanti ai giudici, è stata ordinata l'apertura di un'istruttoria a suo carico: bizzarramente, però, gli è stata al contempo concessa la libertà provvisoria. Unica condizione: tenersi ben alla larga da Casa Bianca e Campidoglio.

Oltre che dai first dog, ovviamente.

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