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Monaco, l'ultimo gesto del killer: "Si è sparato davanti agli agenti"

La polizia rivela le fasi del blitz per catturare l'assassino di Monaco: "Dopo l'alt degli agenti si è sparato. Un colpo fatale"

Monaco, l'ultimo gesto del killer: "Si è sparato davanti agli agenti"

Il 18enne che ha ucciso ieri nove persone a Monaco si è poi suicidato davanti alla polizia, un'ora e mezza dopo l'attacco. Lo ha reso noto la polizia locale. "Alle 20.30, una pattuglia della polizia di Monaco è entrata in contatto con il presunto autore (della sparatoria) a nord del centro commerciale Olympia. Quando gli agenti gli hanno parlato, ha estratto un'arma, l'ha puntata alla testa e si è sparato", si legge in un comunicato.n appena gli agenti gli hanno intimato l’alt e gli hanno detto di gettare l’arma Sonboly ha portato la pistola alla tempia e ha esploso un singolo colpo letale. Il ragazzo ha ucciso nove persone poco dopo le 18 di ieri sera in un McDonald del centro commerciale Olympia. Un pattuglia lo aveva poi individuato nel parcheggio del centro commerciale e gli aveva sparato, ma giovane era riuscito a fuggire. Fino a questa sera, la polizia si era limitata a dire che l'autore della strage si era suicidato e che il suo corpo era stato ritrovato in una strada laterale ad un chilometro dal luogo della sparatoria. Intanto diversi elementi fanno pensare che sia stato il 18enne a pubblicare su un account Facebook l'invito ad andare al McDonald's poi attaccato, con la promessa di ottenere cibo gratuito. Lo ha dichiarato uno degli investigatori bavaresi, Robert Heimberger, in conferenza stampa. Ha spiegato che indagini sono in corso e che per ora non ci sono conferme. Poco prima della sparatoria, sul profilo di una donna registrata come 'Selina Akim' è apparso un invito ad andare al McDonald's poi attaccato, con la promessa che sarebbe stato offerto del cibo. Nel post, di cui alcuni media hanno fornito uno screenshot, era scritto: "Venite oggi alle 17 al Meggi (McDonald's ndr.) all'Oez. Vi offro qualcosa se volete, ma non troppo caro".

Infine, secondo il il ministro dell'Interno, Thomas de Maiziere, che ha parlato dopo il Consiglio di sicurezza nazionale presieduto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, il killer di Monaco "non era praticante di nessun tipo di religione a detta dei genitori".

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