La notizia della morte di Bernard Tapie è stata data dalla sua famiglia con un comunicato trasmesso all'emittente francese Bmftv. L'imprenditore, che legò il proprio nome per alcuni anni a una squadra di calcio e poi entrò in politica, aveva 78 anni. Malato di cancro dal 2017, lo scorso maggio non aveva potuto partecipare alle udienze del processo in cui era accusato di truffa nel caso Credit Lyonnais. Aveva chiesto di essere seppellito proprio a Marsiglia, che considerava la "città del cuore".
Era partito dal nulla Tapie, figlio di un operaio e di una badante e nipote di un ferroviere. Arrivò a possedere un colosso mondiale dell'abbigliamento sportivo, l'Adidas, dal 1990 al 1993. Nel calcio fece brillare l'Olympique Marsiglia, portandolo tra i club più importanti a livello europeo. Vinse quattro scudetti consecutivi, dal 1989 al 1992, una Coppa di Francia nel 1989 e una Coppa dei Campioni nel 1993, dopo essere stato finalista nel 1991. Nella sua squadra giocarono campioni del calibro di Jean-Pierre Papin, Didier Deschamps, Marcel Desailly, Enzo Francescoli, Chris Waddle e tanti altri. Prima del calcio investì nel ciclismo, mettendo in piedi una squadra forte (La Vie Claire, poi Toshiba) intorno a un campione come Bernard Hinault. Poi ingaggiò anche Greg LeMond, dando vita a una formidabile rivalità tra i due assi della bici.
Nella sua vita Tapie passò diverse volte dalle stelle alle stalle, per usare un eufemismo: dal successo negli affari, nella politica e nello sport, all'umiliazione del carcere. Coinvolto in diversi scandali giudiziari, fu condannato per corruzione, frode fiscale e corruzione di testimoni.
Vicino ai socialisti, Tapie fu deputato dal 1993 al 1996 e ministro delle città dal 1992 al 1993. Promosse anche una nuova formazione politica, Énergie Radicale, che alle Europee del 1994 ottenne il 12%. Nel 2007 a sorpresa dichiarò che avrebbe votato il candidato del centrodestra Nicolas Sarkozy, perché non condivideva il programma della candidata socialista, Ségolène Royal.
Nelle sue tante vite Tapie si tolse lo sfizio anche del mondo dello spettacolo, come cantante, conduttore tv e attore. Nel 1996 esordì nel film "Uomini e donne, istruzioni per l’uso", dal 2003 al 2008 fu protagonista della serie tv "Il commissario Valence". Nel 2001 fu girato un docufilm su di lui ("Who Is Bernard Tapie?"), sulla sua incredibile parabola: dal nulla al successo, fino alla rovina e al carcere. Recitò anche a teatro tra il 2000 e il 2008 con l’adattamento del film "Qualcuno volò sul nido del cuculo" (2000) e con gli spettacoli "Un beau salaud" (2005) e "Oscar" (2008).
Il ricordo di Macron
"L’ambizione, l’energia e l’entusiasmo di Bernard Tapie sono stati fonte di ispirazione per generazioni di francesi", ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron. "Quest’uomo, che aveva uno spirito combattivo in grado di spostare le montagne e conquistare la luna, non ha mai deposto le armi e ha combattuto una battaglia contro il cancro fino ai suoi ultimi istanti". Imprenditore e politico, grande figura dello sport, della cultura e dei media, era affascinante perché scavalcava tutti gli ostacoli sulla sua strada verso il successo".
Camera ardente al Velodrome di Marsiglia
Per rendere l’ultimo saluto a Tapie la camera ardente sarà allestita allo stadio Velodrome di Marsiglia, come ha annunciato il
sindaco Benoit Payan. I funerali si terranno nella cattedrale de la Major, affacciata sul Mar Mediterraneo. "Marsiglia sarà lì per rendergli un tributo popolare alla sua altezza", ha scritto Payan sul proprio profilo Twitter
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