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Mosca invia sottomarini Akula nel Mar Mediterraneo

I due Akula sono stati identificati da un sottomarino dalla Royal Navy. Un terzo sottomarino russo classe Kilo rilevato nel Canale della Manica. L’obiettivo potrebbe essere Aleppo

Mosca invia sottomarini Akula nel Mar Mediterraneo

Tre sottomarini russi, due dei quali a propulsione nucleare, raggiungeranno tra poche ore il Mar Mediterraneo dove si uniranno al gruppo da battaglia della portaerei Admiral Kuznetsov, attualmente al largo della costa del Nord Africa. I primi due sottomarini d’attacco a propulsione nucleare classe Akula sono stati identificati poche ore fa nel Mar d’Irlanda dalla Royal Navy. Gli Akula hanno lasciato Severmorsk, nei pressi di Murmansk, nel week end appena trascorso. Un terzo sottomarino russo a propulsione diesel elettrica classe Kilo, è stato rilevato nel Canale della Manica da un P3 norvegese in pattugliamento. I tre battelli sono stati monitorati per sei ore in pattugliamento ombra da un sottomarino inglese classe Trafalgar con a bordo tecnici esperti in lingua russa, affiancato da una seconda unità della NATO non identificata. Appare evidente che Mosca volesse fare sapere all’Occidente che i sottomarini russi fossero in navigazione. La settimana scorsa i satelliti militari Usa avevano rilevato un aumento della temperatura in diverse unità dislocate nelle basi sulla Penisola di Kola. L’obiettivo dei sottomarini russi potrebbe essere Aleppo, dove rimangono intrappolati 270.000 civili senza alcuna speranza di fuga. I sottomarini d'attacco Akula potrebbero rappresentare la vera forza d'attacco, mentre la flotta di superficie potrebbe essere solo una potenziale distrazione.

La classe Akula

Allo stato attuale, la Marina russa gestisce una flotta di undici sottomarini d'attacco classe Akula: la maggior parte di essi sono in riparazione mentre solo tre unità risultano in servizio attivo con la Flotta del Nord. A Severmorsk sono schierati sei Akula, ma soltanto due sono i sottomarini attivi: il K-154 Tigr ed il K-317 Pantera. Da rilevare che il K-335 Gepard, inattivo dal 2010, è l’unico sottomarino classe Akula III realizzato. Il K-461 Volk, K-328 Leopard e K-157 Vepr risultano in riparazione. Quattro Akula appartenenti alla Flotta del Pacifico, il K-322 Kashalot, il K-391 Bratsk, il K-331 Magadan ed il K-295 Samara sono in riparazione. Il K-419 Kuzbass dovrebbe essere in servizio attivo.

La classe Kilo

I russi possiedono venti sottomarini d’attacco diesel-elettrici appartenenti alla classe Kilo ed Improved Kilo. L’ultima evoluzione è la classe Varshavyanka. I classe Varshavyanka (Progetto 636m) sono propulsi da motori a diesel-elettrici a bassissima emissione di rumore e possono colpire bersagli a lunghe distanze senza essere rilevati dai radar antisommergibile nemici. La classe Varshavyanka è una versione migliorata della Kilo che al di sotto dei cinque nodi di velocità risulta invisibile ai sonar passivi. Ha un dislocamento di 3.100 tonnellate, raggiunge una velocità di 20 nodi, può immergersi fino a 300 metri e trasportare equipaggi di 52 persone. I sottomarini sono armati con 18 siluri, mine ed otto missili da crociera Kalibr 3M54 (NATO SS-N-27 Sizzler), in missione anti-sommergibile in acque relativamente poco profonde.

Lo scorso dicembre il Rostov-on-Don ha lanciato l'intera salva di missili da crociera Kalibr 3M54 imbarcata contro obiettivi nemici nei pressi della città siriana di Raqqa. Il Rostov-on-don è di fatto entrato nella storia della Marina russa per essere stato il primo sottomarino ad aver lanciato missili da crociera contro obiettivi nemici reali. Prima di allora, soltanto Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia possedevano tali capacità.

La classe diesel-elettrici Kilo, sebbene più lenta della controparte a propulsione nucleare, è considerata la più silenziosa al mondo.

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