No velo in campo. Il team di basket del Qatar lascia i Giochi asiatici

Il regolamento ha impedito al quintetto del Paese del Golfo di scendere in campo. Altre discipline ammettono l'hijab

Anfal Nayef Hammad Alsufy, una calciatrice della squadra della Giordania
Anfal Nayef Hammad Alsufy, una calciatrice della squadra della Giordania

L'avventura del team femminile di basket del Qatar, impegnato in questi giorni nei Giochi d'Asia, è durata meno del previsto. Il quintetto del Paese del Golfo ha lasciato il torneo senza disputare match, per la decisione degli organizzatori, che hanno impedito alle giocatrici di scendere in campo con in testa l'hijab, il velo delle donne musulmane.

La partita contro le giocatrici della Mongolia si era conclusa ieri senza neppure essere giocata. Oggi si è riproposta la stessa scena. Il team del Qatar si è scontrato con l'inflessibilità del regolamento e il capo delegazione ha reso nota la decisione della squadra di lasciare il torneo.

"Non siamo noi che ci ritiriamo, non ci è stato permesso di giocare", ha commentato il capo-delegazione, Khalid al-Jabir, secondo cui la decisione dell'organizzazione penalizza le donne musulmane. Il presidente della Commissione degli sport femminili del Qatar ha aggiunto che il bando di "copricapi, accessori per capelli e gioielli" era cosa nota, ma che speravano di fare cambiare idea alla Federazione internazionale di basket (Fiba).

La Fiba ha risposto alle critiche mettendo in chiaro che il regolamento potrebbe cambiare, ma comunque non prima delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, che si disputeranno nel 2016.

Altre discipline presenti ai Giochi asiatici permettono alle donne di scendere in campo con il velo. È il caso per esempio della canoa a quattro. Tutte le atlete della squadra iraniana gareggiano con l'hijab.

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